Mont Valaisan

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massimo
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Difficoltà: 
T3
Quota di partenza: 
2 185 m
Quota di arrivo: 
2 891 m
Dislivello: 
848 m
Lunghezza*: 
14.53 km
Tempo di salita o complessivo*: 
2h45'
Tempo di discesa: 
2h00'

Introduzione

A spasso tra le pieghe della storia!
Lungo questo appassionante itinerario si camminerà attraverso varie epoche storiche a cavallo di monti e colli che hanno unito e separato le popolazioni limitrofe nel corso dei secoli.

Descrizione

Lasciata l’auto si imbocca la pista sterrata che conduce al col Forclaz, segnavia (9). Si volta subito a sinistra passando sotto la seggiovia Piccolo San Bernardo. Dopo alcune centinaia di metri si incontra il monumento dedicato ai carristi d'Italia caduti per la patria; si prosegue sulla pista tagliando il crinale erboso a mezza costa in direzione della Touriasse (2448m), promontorio di roccia e detriti. Lungo la salita non si può non rimanere a bocca aperta di fronte al bellissimo panorama che si estende sulla sinistra del senso di marcia: monti a nord di La Thuile sono sormontati dai giganteschi contrafforti del Bianco e delle Jorasses. Si prosegue il cammino superando un dosso erboso, con un paio di tornanti della pista, sino a raggiungere i ruderi dell’alpeggio di Touriasse (2380m) accanto ad un piccolo laghetto: un ameno paesaggio montano! Si compiono ancora un paio di svolte e si raggiunge un piccolo ripiano dove parte la seggiovia per Belvedere. Sempre seguendo la pista, si procede dapprima in un tratto rettilineo per poi risalire il piccolo dislivello che precede il colle, compiendo un paio di tornanti. Si raggiunge il Col de la Forclaz (2486m, 1h00’) dove si trova l'arrivo della seggiovia Forclaz Express.
Dal colle si discende brevemente la pista sterrata innestandosi nella pista che conduce al Col Belvedere. Dopo alcune centinaia di metri si incontra una palina: si svolta a sinistra, segnavia (9D), imboccando un bel sentiero che attraversa il pascolo. Il primo tratto di sentiero, pressoché pianeggiante, conduce l'escursionista al cospetto dei ghiacciai del Rutor; poi si svolta a sinistra discendendo il pascolo sino a portarsi nell'impluvio di una valletta. Si supera un ruscello su di un bel ponticello in pietra e si inizia a percorrere un bellissimo tratto di sentiero militare, perfettamente lastricato, nel quale risuonano ancora i passi di militi venuti a sorvegliare la delicata frontiera italo-francese lungo gli anni a cavallo del '900. Si aggira il crinale roccioso con un ampio semicerchio sino a confluire alla base della cresta rocciosa. Si continua la salita lungo la mulattiera con incantevoli scorci sul Monte Bianco. Si entra in un nuovo piccolo avvallamento prima di risalire un breve tratto detritico che conduce sulla cresta di confine. Si segue la cresta che ripiana leggermente sino a raggiungere una casermetta diroccata: si taglia il crinale sino a raggiungere i resti di una postazione, qui si può risalire brevemente un piccolo pendio detritico raggiungendo la cima della Bella Valletta (2811m) sulla quale è posto un cippo di confine. Si ritorna alla postazione e si discende verso un baraccamento ormai in avanzato stato di degrado; dopo i ruderi si discende ancora per un breve tratto di sfasciumi sino a raggiungere la selletta che precede la cima del Mont Valaisan. Si riprende a salire sulla mulattiera che diviene ben presto un stretto sentiero che sovrasta il ghiacciaio du Mont Valaisan. La vetta è vicina ma si deve anche superare il tratto più ripido ed insidioso: il sentiero si fa stretto e leggermente esposto sino a raggiungere l'ampia vetta composta da grossi massi, un cippo di confine ed un paio di croci (2891m, 2h50').
La discesa può avvenire sul medesimo itinerario percorso in salita (1h45'), oppure si può completare l'itinerario con un bell'anello rientrando dal lato francese (2h00'). Si discende lungo la cresta ovest: nel primo tratto si superano alcuni gradoni per poi trovarsi, ai piedi della vetta, a calcare un evidente sentiero. Il primo tratto non discende molto, ci si tiene sul versante meridionale della bastionata rocciosa e si raggiunge il rudere di un ricovero. Qui si inizia a discendere con più "impeto" portandosi verso i magri pascoli ai piedi della Tête de l'Âne: qui ci si innesta ad un sentiero, pressoché pianeggiante, che in breve conduce al Col de la Traversette (2383 m): qui merita un breve detour alla vicina fortezza della Redoute, purtroppo visitabile solo dall'esterno. Si ritorna al colle e si discende la ripida pista di sci sino a portarsi nei pressi di uno ski-lift: qui si imbocca un sentiero che, attraversata un'altra pista, si porta verso la depressione del Piccolo San Bernardo. Dopo aver costeggiato un piccolo laghetto, si inizia a discendere verso il colle portandosi nelle vicinanze dell'Ancien Hospice du Petit Saint-Bernard: qui si prende un sentierino che risale verso la Chapelle Chanoux dedicata all'insigne abate Pierre Chanoux, il Giardino Botanico Alpino Chanousia e raggiunge il confine italo-francese. L'ultimo tratto di sentiero permette di apprezzare, dall'alto, il Cromlech di epoca pre-romana e l'antica mansio romana; ormai il parcheggio si avvicina, poche centinaia di metri e si può concludere questo fantastico giro a spasso tra i secoli.

Informazioni generali

Via:
Segnavia:
Tipologia percorso: circolare
Periodo consigliato:
Esposizione al sole:
Pericolo Oggettivo:
Tratti esposti:
Attrezzatura utile:
Acqua:

Riferimenti bibliografici

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Accesso stradale

Galleria fotografica

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