Cima Occidentale dei Piazzotti

Ritratto di Cai56
Cai56
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Quota di partenza: 
1 454 m
Quota di arrivo: 
2 340 m
Dislivello: 
1 036 m
Tempo di salita o complessivo*: 
3h30'
Tempo di discesa: 
1h30'

Introduzione

Gita poco conosciuta, se non ai locali, seguendo il percorso descritto. L'esposizione molto varia (ma solo nord in discesa: polvere!!), la necessità di molta neve ben assestata, la perdita di 150m di dislivello all'andata e l'incertezza della percorribilità del tratto chiave della discesa la rendono un percorso molto speciale.

Descrizione

Dai parcheggi della stazione sciistica di Pescegallo (comune di Gerola Alta - SO) si imbocca la strada di servizio delle piste che a lunghi traversi e tornanti si porta in quota alla piana di Salmurano 1848m (presenza di ristoro). Da qui si segue sulla destra la linea di salita dell'unico skilift, fino alla stazione di arrivo superiore. A questo punto si lascia la civiltà e si imbocca verso destra un traverso poco pendente (talvolta malamente ghiacciato)che conduce all'evidente intaglio del Passo Salmurano Occidentale 2017m (paline di segnalazione in loco). Qui bisogna togliere le pelli e scendere di 150m di quota - con bella sciata esposta a sud - fino all'ampia conca sottostante - Baita del Piano 1855m. Rimesse le pelli e accertatisi della tenuta dei pendii, ci si avvia a risalire l'evidente canalone in direzione ovest per tutta la sua lunghezza, con un tratto intermedio più riposante, fino al suo sbocco nei pressi della Bocchetta di Valpianella 2224m. Questo canalone - tratto chiave della salita - si trova per intero al di là del displuvio e quindi in provincia di Bergamo - Alta Val Brembana, è molto incassato e gelato, spesso le pelli sono al limite della tenuta e potrebbero venire utili i rampanti; BSA. Sbucati nei pressi della Bocchetta di Valpianella (esposizione sud) è necessario risalire con estrema attenzione e delicatezza il pendio che ci si ritrova sulla destra e che conduce in breve alla Cima dei Piazzotti Occidentale 2340m o Cima di Valpianella. Se il citato ultimo pendio risultasse di tenuta sospetta, conviene togliere gli sci e risalire il filo della cresta sud-est per la linea di massima pendenza fino in vetta, facendo attenzione alle eventuali cornici. Il panorama, visto l'isolamento su tre versanti della vetta, risulta amplissimo. La discesa può anche essere effettuata lungo il percorso di andata, ma con il grave difetto di dover risalire al Passo Salmurano. Il percorso più interessante, che se fattibile può anche arrivare ad una classificazione OSA, conduce inizialmente con divertenti scivolate su ampi pendii molto facili fino al visibile Rifugio Benigni 2222m, posto a fianco del ghiacciato e innevato Lago dei Piazzotti. A poche decine di metri dal rifugio si va ad imboccare con cautela il canale percorso dall'emissario del lago (inizio della discesa di Val Tronella); da qui l'esposizione è un nord con condizioni sempre ideali. I primi quaranta metri di dislivello sono il clou della discesa: pendenza fino a 40 gradi in un canale largo 3-4 metri, dove la neve anche se ben assestata spesso non fa buona presa sul ghiaccio di cascata sottostante; non sempre il canale è percorribile, o è percorribile con ramponi e piccozza. Superato questo tratto, il pendio, pur sempre sostenuto, si allarga e concede serpentine in neve vergine anche dopo ripetuti passaggi. Si prosegue lungo la Val Tronella incontrando i primi larici nei passaggi divertenti fra grandi massi innevati; si transita nei pressi de La Sorgente 1808m (piccola presa d'acqua per le Centrali elettriche della zona). Da qui si procede nel rado bosco fino alle Baite del Dossetto, punto di transito obbligato per rintracciare il sentiero - da imboccare verso destra - che attraverso un bosco breve ma molto tecnico conduce su aperti pendii in vista dei parcheggi della località di partenza.

Autore

  • Consulta tutte le relazioni di sci-alpinismo di Marco Bonati
  • Consulta la pagina di [[Marco Bonati]]

Cartografia

  • Foglio della Comunità Montana di Morbegno