Torrione di Mezzaluna

Ritratto di Cai56
Cai56
0 votes
+
Vote up!
-
Vote down!
Quota di partenza: 
1 454 m
Quota di arrivo: 
2 200 m
Dislivello: 
746 m
Tempo di salita o complessivo*: 
2h15'
Tempo di discesa: 
1h00'

Introduzione

Breve gita di mezza giornata che pochissime volte nell'inverno può essere affrontata in sicurezza. La seconda parte del percorso, abbandonato il fondo della Val Tronella, costringe a tagliare pendii ripidissimi carichi di neve polverosa che - mai raggiunta dal sole - si assesta in tempi molto lunghi. Il tracciato nelle sue ultime centinaia di metri (all'ingresso del canalone vero e proprio) può richiedere l'uso di piccozza e ramponi per un breve attraversamento orizzontale di una colata di ghiaccio a 60° coperta infidamente di neve. Il vero e proprio Torrione 2333 m presenta difficoltà alpinistiche (tratto in aderenza di IV+) non affrontabili con attrezzatura scialpinistica.

Descrizione

Dal piazzale di Pescegallo (Pesc = peccio = abete rosso; gal = gallo forcello) 1454 m si vanno ad affiancare le costruzioni di servizio alla seggiovia - rimessa del battipista - e ci si dirige verso una baita isolata. Poco prima di raggiungerla si trovano le indicazioni per "Rif.Benigni" e "Lago di Trona" e quindi si imbocca il sentiero che sale nel bel bosco di abeti bianchi. [Non sempre è presente una traccia di passaggio]. Il percorso, dopo un traverso a saliscendi, inizia un ripido tratto a brevissimi tornantini nel folto del bosco; in breve si raggiunge una serie concatenata di radure in più lieve pendenza fino ad arrivare ad una baita con indicazioni. Ci troviamo a svoltare le ultime propaggini dei Denti della Vecchia ("Filun de la Roca"), il breve ma articolato crestone che divide la conca di Pescegallo dalla Val Tronella. Si sale sulla sinistra della baita lungo bellissimi pendii aperti, che si susseguono in discreta salita separati da strettoie alberate. Terminata la vegetazione d'alto fusto, a circa 1800 m, in semipiano, si arriva al piccolissimo bacino artificiale della Sorgente di Tronella; se ne percorre con attenzione il coronamento della dighetta (massimo 50 cm di larghezza) e ci si dirige al largo sperone sottostante il caratteristico becco del Torrione di Mezzaluna. Si risale con prudenza a stretti tornanti la successione di terrazzi inclinati fino a dover forzatamente convergere nel canalone di sinistra: valutare la possibilità e la convenienza di effettuare il traverso che permette di raggiungerne il fondo. Il largo canalone è sempre e precocemente percorso da una valanga di grosse dimensioni, ma le eventuali successive nevicate possono renderlo ugualmente piacevole da percorrere. Seguendolo, si raggiunge il ripiano alla base del Torrione di Mezzaluna 2200 m circa.
Discesa per il percorso di andata.
Fare attenzione al versante opposto, del tutto impraticabile.

Autore

  • Consulta tutte le relazioni di sci-alpinismo di Marco Bonati
  • Consulta la pagina di [[Marco Bonati]]