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Albiano d'Ivrea

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Ultima visita: 02/12/2025

Accesso

Dal punto di vista dei collegamenti, Albiano d’Ivrea è facilmente raggiungibile da Ivrea tramite la rete viaria locale che connette la città ai comuni disposti lungo il margine collinare. L’accesso per chi proviene da più lontano avviene generalmente dalle arterie autostradali e statali dirette a Ivrea, per poi proseguire lungo strade provinciali e comunali che risalgono dolcemente verso la collina. Tale configurazione rende il comune un punto di passaggio agevole all’interno degli itinerari che attraversano i laghi dell’anfiteatro e i borghi storici del Canavese. La vicinanza a Ivrea consente inoltre di utilizzare la stazione ferroviaria come nodo di interscambio tra treni regionali, autobus locali e mezzi privati diretti verso i comuni dell’area.

Introduzione

Albiano d’Ivrea è un piccolo comune dell’alto Canavese, in provincia di Torino, collocato sulla riva sinistra del Naviglio di Ivrea, alle pendici delle colline che segnano il margine occidentale dell’anfiteatro morenico eporediese. Il territorio, impostato su una lieve pendenza verso la pianura, si trova a circa 230 metri di quota e si estende per poco meno di dodici chilometri quadrati in un paesaggio agricolo e collinare che introduce al sistema di laghi, rilievi e terrazzi morenici tipici del Canavese orientale. Il paese è dominato dal castello vescovile che svetta sulla collina soprastante e nel suo nucleo storico conserva ancora tracce riconoscibili dell’impianto medievale.

Descrizione

La presenza umana nel territorio di Albiano è considerata molto antica: secondo la tradizione e alcune ipotesi storiografiche, qui avrebbe trovato posto un insediamento già in epoca preromana. A sostegno di questa interpretazione si colloca il ritrovamento, all’interno del territorio comunale, di una scultura in pietra raffigurante Giano Bifronte, opera di fattura in parte celtica. Essa è stata letta come testimonianza di una fase di transizione tra la cultura locale e quella romana, in cui la rappresentazione del dio delle soglie assumeva un valore simbolico in relazione alla fitta rete di vie e percorsi che attraversavano il Canavese. Durante il Medioevo Albiano appartenne ai vescovi-conti di Ivrea e condivise il destino politico dell’area eporediese, segnato dalle tensioni territoriali tra Ivrea e Vercelli. Alla metà del XIV secolo venne costruito un sistema di ricetti e strutture difensive destinato alla protezione del borgo e delle riserve agricole, del quale restano oggi alcune tracce nel tessuto edilizio della parte alta del paese.
L’eredità storica è ben visibile nel patrimonio architettonico locale. Oltre al castello vescovile, ricostruito nell’Ottocento sui resti dell’antico fortilizio, il centro del paese è caratterizzato dalla chiesa parrocchiale di San Martino, nata su impianto tardo-settecentesco ma con un campanile medievale che testimonia la stratificazione delle fasi costruttive. L’interno ripropone il linguaggio del tardo barocco piemontese di fine Settecento. A questo edificio si affianca il santuario della Madonna della Crosa, già cappella del lazzaretto, riconoscibile per il colore intenso delle murature e per la storia legata alle funzioni assistenziali svolte nel passato. Nel territorio resistono alcuni esempi di architettura rurale tradizionale, come la cascina Longoria, che rappresenta le tipologie agricole tipiche del Canavese. Il paesaggio agrario conserva ancora la presenza dei canali irrigui derivati dal Naviglio di Ivrea, dei vigneti e dei campi a seminativo, elementi che spiegano la permanenza di una discreta attività agricola accanto a settori più recenti dell’economia locale.
L’economia di Albiano d’Ivrea si basa oggi su un equilibrio tra agricoltura, piccola impresa e servizi. Le aziende agricole sfruttano favorevolmente la dotazione idrica locale e la morfologia dolce del territorio per la produzione di foraggi e cereali, oltre a una modesta viticoltura collinare. La vicinanza a Ivrea facilita gli spostamenti quotidiani per studio e lavoro e colloca il comune all’interno di un sistema territoriale condiviso con altri centri della Serra, come Bollengo, Burolo e Chiaverano. Il dibattito legato al progetto, poi mai realizzato, del grande parco tematico-commerciale “Mediapolis” ha rappresentato negli ultimi decenni un nodo importante nella discussione sull’uso del suolo, evidenziando la necessità di mantenere un equilibrio rispetto ai valori paesaggistici dell’anfiteatro morenico.
La vita culturale mantiene un forte legame con la tradizione religiosa del luogo, in particolare con il culto di San Martino di Tours, patrono del paese. Le celebrazioni dell’11 novembre costituiscono un momento significativo per la comunità e si intrecciano con iniziative che coinvolgono altri comuni dell’alto Canavese. L’inserimento di Albiano nel contesto dell’anfiteatro morenico di Ivrea offre inoltre varie possibilità escursionistiche: percorsi di cammino permettono di raggiungere castelli, punti panoramici e nuclei storici vicini, offrendo una lettura diretta della geologia glaciale che caratterizza la zona, con colline, terrazzi, massi erratici e piccole conche lacustri.

Informazioni

Superficie: 11,73 kmq
Altitudine: 230m
Maggior elevazione: 270m - collina di Albiano
Numero abitanti: 1.645 al 31.07.2026
Nome in dialetto: Albian
Nome abitanti: albianesi
Santo Patrono: San Martino, celebrato l'11 novembre
Comuni confinanti: Azeglio, Bollengo, Caravino, Ivrea, Palazzo Canavese, Piverone, Vestignè
Sito internet: www.comune.albianodivrea.to.it