Cossogno
Accesso
Per quanto riguarda l’accessibilità, Cossogno è raggiungibile da Verbania in breve tempo lungo una strada che risale la valle del San Bernardino e che rappresenta uno degli accessi più diretti al parco. Le stazioni ferroviarie del fondovalle, in particolare Verbania-Pallanza, costituiscono i principali punti di riferimento per chi proviene da più lontano, insieme alla rete autostradale che converge sulla sponda piemontese del Lago Maggiore. Il servizio di autobus dedicato alla Val Grande collega il comune ai centri vicini e rende possibile la pianificazione di traversate escursionistiche senza l’utilizzo dell’auto, un elemento importante in un contesto naturalistico delicato.
Introduzione
Cossogno è un piccolo comune montano del Verbano-Cusio-Ossola, situato all’imbocco della valle del San Bernardino e a breve distanza dal fondovalle di Verbania, in un punto di transizione tra i rilievi prealpini affacciati sul Lago Maggiore e gli ambienti più interni e selvaggi della Val Grande. Il territorio comunale, ampio in rapporto alla popolazione, si estende dai 380 metri del capoluogo fino alle quote d’alta montagna della Cima della Laurasca, che con i suoi 2195 metri rappresenta la massima elevazione e uno dei punti culminanti del Parco nazionale della Val Grande. Il paesaggio alterna versanti boscati, valloni profondi, terrazzamenti in parte ancora leggibili e nuclei rurali sparsi che restituiscono la lunga storia di insediamento montano della valle.
Descrizione
Il centro principale sorge su un terrazzo naturale affacciato sulla valle del torrente San Bernardino, con un impianto compatto fatto di case addossate e piccole corti, a cui si affiancano edifici storici legati alla religiosità e allo sfruttamento delle acque. Gran parte del territorio ricade all’interno dell’area protetta della Val Grande, e questo rende Cossogno una porta d’accesso significativa al comprensorio wilderness più esteso delle Alpi italiane. La rete idrografica è ricca di rii e valloni laterali, lungo i quali si incontrano mulattiere, ponti in pietra e resti di antichi sistemi agricoli, oggi riconquistati dal bosco ma ancora presenti come segni del lavoro di modellazione del paesaggio svolto per secoli dalle comunità locali.
Le origini documentarie di Cossogno risalgono al XII secolo, quando è già attestata una comunità organizzata con una chiesa dedicata a San Brizio, inserita nel sistema vallivo che gravitava su Intra e sul Lago Maggiore. Nel corso dei secoli il territorio fu legato alla signoria di famiglie locali, tra cui i Moriggia, e progressivamente l’economia tradizionale, fondata su agricoltura, terrazzamenti e alpeggi, si trasformò in direzione di una maggiore integrazione con la città di Verbania e con le attività idroelettriche. Un episodio rilevante fu la realizzazione, alla fine dell’Ottocento, di una delle prime linee elettriche a corrente alternata tra Cossogno e Intra, collegata alle centrali idroelettriche locali e alla figura dell’ingegnere e imprenditore Carlo Sutermeister.
Oggi l’economia associa il ruolo residenziale e di servizio rispetto a Verbania con le opportunità offerte dal turismo legato all’escursionismo e alla presenza del Parco nazionale. Le attività agricole e pastorali, un tempo diffuse sui terrazzamenti noti localmente come “chempei”, resistono in forma ridotta negli alpeggi e nei maggenghi stagionali, alcuni dei quali recuperati anche con finalità turistico-ricettive. Rimangono inoltre testimonianze delle attività tradizionali legate all’uso dell’acqua, come mulini, frantoi e piccoli impianti idroelettrici, spesso inseriti in percorsi di visita promossi in collaborazione con il Parco e con il centro di educazione ambientale “Acquamondo”.
Il patrimonio culturale e religioso si manifesta nella rete di chiese, cappelle e oratori che costellano il capoluogo e le frazioni. La parrocchiale e il santuario, collegati da una Via Crucis che sale verso Ungiasca, costituiscono i poli principali della devozione locale, con il culto di San Brizio celebrato il 13 novembre. Il dialetto locale, in cui Cossogno è chiamato “Cosseugn”, conserva espressioni legate alla vita rurale e agli alpeggi e permea la toponomastica minore.
L’escursionismo riveste un ruolo centrale nella vita contemporanea di Cossogno, grazie a una rete ben articolata di sentieri che collegano il paese con gli alpeggi, le borgate e il cuore della Val Grande. Percorsi tematici come il Sentiero della religiosità, il Sentiero della foresta, il Sentiero dell’energia e il Sentiero del castagno accompagnano alla scoperta del territorio e delle sue testimonianze storiche e naturalistiche. Di particolare interesse sono il ponte “romano”, l’orrido detto “Paradiso dei Cani” e la mulattiera storica che conduce a Cicogna, piccolo borgo rurale considerato la “capitale” del Parco. Gli itinerari verso la Conca d’Aurelio e verso gli alpeggi di Miunchio e Nolezzo restituiscono un quadro completo dei paesaggi montani della valle, dai castagneti ai versanti più ripidi, fino alle porte degli altipiani interni della Val Grande.
Informazioni
Superficie: 40,26 km²
Altitudine: 380m
Maggior elevazione: 2.195m - Cima della Laurasca
Numero abitanti: 669 al 31.07.2025
Nome in dialetto: Cosseugn
Nome abitanti: cossognesi
Santo Patrono: San Brizio, celebrato il 13 novembre
Comuni confinanti: Cursolo-Orasso, Malesco, Miazzina, Premosello-Chiovenda, San Bernardino Verbano, Trontano, Verbania
Sito internet: www.comune.cossogno.vb.it