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Sentier des douaniers Nice-Villefranche

maurizio

A cura di:

Ultimo rilievo: 20/10/2025
Aggiornato il: 20/10/2025
Lunghezza
0.00 Km
Tempo di andata
01h30'
Tempo di ritorno
01h30'
Periodo consigliato
Esposizione
E W S N NW NE SE SW NNE ENE ESE SSE SSW WSW WNW NNW

Accesso

Capolinea della linea 2 del tram, che corrisponde al porto di Nizza (port Lympia)

Introduzione

tranquilla passeggiata a bordo mare tra il centro di Nizza e la vicina Villefranche (dove c'è una spiaggia sabbiosa!)

Durata 1,00 - 1,30 h

Descrizione

Dal terminal del tram 2 incamminarsi verso il lato orientale del porto, dove stazionano i tipici "pointus", le colorate barchette in legno tipiche dei vecchi pescatori, che ora sono mantenute in vita dai vari appassionati di mare e di storia locale. In fondo alla banchina si raggiunge un locale adibito ad esposizioni, che anticamente era la vecchia prigione della città. A sinistra guardando il fabbricato, sale una scaletta che ci porterà sulla bassa Corniche: la strada carrozzabile che segue la costa a livello mare. Essendo ancora in città, si chiama boulevard Franck Pilatte. A segnarne l'inizio è un chiosco che vende bibite e soprattutto alcune specialità gastronomiche locali, come il pan bagnat e la tourte de blette. E' un chiosco molto famoso e sempre assai frequentato dagli estimatori del fast food locale. 

Si prosegue verso est lungo il marciapiede e il primo luogo caratteristico che si raggiunge è il molto chic ristorante La Réserve e il caratteristico plongeoir (una ex piattaforma per i tuffi parzialmente trasformata in lounge bar). (foto 1) Il medesimo nome (La Réserve) è anche quello di una spiaggetta a fianco del club nautico, luogo relativamente appartato, molto apprezzato dalla popolazione locale. (foto 2)

Il lato a monte del boulevard alterna costruzioni recenti a pregevoli ville della belle époque, ma anche un giardino pubblico che nasconde la Grotte du Lazaret, dove sono state rinvenute testimonianze di insediamenti umani risalenti alla preistoria. A valle dei giardini, invece, c'è la cosiddetta Coco Beach: un insieme di scogli e piccoli slarghi di ciottolato, covo degli amanti della tintarella lontano dalla massa di bagnanti della Promenade des Anglais. (foto 3).

Qui ha inizio il nostro sentiero, che si imbocca scendendo una scaletta e poi proseguendo verso sinistra. Il percorso è un acciottolato liscio, tenuto insieme dal cemento. L'andamento segue il profilo della costa e talvolta sale o scende lungo piccole gradinate. Altre volte il percorso sembra sparire dentro delle proprietà private, ma in realtà le aggira con camminamenti cementificati e ben odorosi di urina (umana? canina?)  (foto 4)

Il percorso è panoramico sia sul mare aperto e il traffico litoraneo, sia sulla città di Nizza, che si trova alle nostre spalle. Si continua verso est fino ad una piccola villa che somiglia alla prua di una nave. (foto 5) Il sentiero però sembra continuare, ma in realtà dopo poche centinaia di metri finisce contro le rocce su una piattaforma di cemento, pomposamente denominata Plage de la Plateforme. A fianco alla villa è indicata la direzione da prendere: a sinistra, dove una scalinata di più di 150 gradini sale verso la strada carrozzabile, (foto 6), che si raggiunge attraversando un piccolo quartiere residenziale per alcune centinaia di metri e sudando l'impossibile in caso di calura estiva.

Il boulevard ha cambiato nome e ora si chiama Maurice Maeterlink, dal nome di uno scrittore e commediografo di inizio novecento, che qui si fece realizzare una sontuosa residenza, ora trasformata di appartamenti di lusso, in parte visibili dall'alto (soprattutto l'area piscina). Si prosegue sempre verso est fino ad un pannello indicativo (foto 7) che ci invita a scendere di nuovo verso il mare, lungo un sentiero in terra che costeggia un'area militare e arriva ad un vecchio bunker della seconda guerra mondiale. (foto 8) Da qui possiamo dare gli ultimi sguardi alla Baie des Anges ed alla città di Nizza, (foto 9) prima che il sentiero pieghi verso la baia di Villefranche. (foto 10)

La prima costruzione che incontreremo a Villefranche è il vecchio lazzaretto settecentesco, che è diventato famoso dopo il 1840, quando ha ospitato per diverso tempo la salma di Niccolò Paganini, deceduto a Nizza, ma che nessun paese voleva seppellire nel proprio cimitero, visto che era "la mano del diavolo" ! (foto11)

Da qui la camminata si fa urbana, si costeggia il mare fino al porto, dove si deve lasciare la murata all'altezza della capitaneria, visto che è la sola possibilità di discesa. Visita consigliata al paese e ai suoi atout turistici: in primo luogo la cittadella, il vecchio paese e la sua Rue Obscure, una via commerciale medioevale totalmente interrata!

Dopo il paese vecchio la baia continua con la spiaggia, fino al confine con Saint-Jean-Cap-Ferrat. Si consiglia una lunga sosta e un bel bagno dal lato opposto al paese, che prende il sole di fronte fino a sera.

Per il rientro a Nizza tre opzioni:

1 - rifare lo stesso percorso in senso inverso

2 - risalire il paese fino alla Corniche e percorrerla in senzo est-ovest (bella vista, ma traffico intenso)

3 - dal fondo della baia salire una scaletta verso est, lungo la ferrovia, e poi attraverso un quartiere di lussuose ville fino allo svincolo della Corniche con la strada che porta a Cap-Ferrat e a Beaulieu. Ritornare sulla Corniche in senso inverso fino alla fermata dell'autobus in prossimità di un albergo abbandonato. Rientro a Nizza con l'autobus urbano n.15 o con quello extraurbano n.600 

Il sentiero teoricamente arriva fino a Mentone (salvo l'attraversamento di Monaco) ed è di facile percorrenza perché segue la costa senza praticamente dislivelli significativi. Attenzione al sole, che in stagione brucia parecchio e attenzione al maltempo (soprattutto al vento), che è l'unico fattore che può indurre le autorità a chiudere l'accesso al sentiero per ragioni di sicurezza, vista la vicinanza agli scogli.

I punti per il rifornimento di acqua a titolo gratuito sono solo in partenza (sotto gli alberi della piazza che sovrasta il terminal del tram) e in cima alla scalinata che descriveremo, ma sul marciapiede opposto. All'arrivo a Villefranche ci sono dei bagni pubblici al porto con comodi lavelli.

Galleria fotografica

© 2025 - Maurizio Bergamini
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