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Angrogna

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Ultima visita: 20/11/2025

Accesso

Angrogna si raggiunge facilmente da Pinerolo e Torino percorrendo la strada provinciale della Val Pellice, passando da Torre Pellice e risalendo la valle; i collegamenti ferroviari e autostradali sono disponibili nella pianura pinerolese, mentre l’aeroporto più vicino è Torino-Caselle. Parcheggi e servizi principali si trovano in corrispondenza del capoluogo e delle frazioni principali.

Introduzione

Angrogna è un piccolo comune montano situato nella Città Metropolitana di Torino, all’interno del cuore storico e naturalistico delle Valli Valdesi, in Piemonte. Il suo territorio si estende su una superficie di circa 39 km², con un’altitudine compresa tra 542 e 2.830 metri sul livello del mare; il centro principale si trova a quota 782 metri. La popolazione attuale si aggira intorno agli 800 abitanti e il comune presenta numerose frazioni e borgate storiche, molte delle quali perfettamente inserite in un paesaggio alpino di boschi, pascoli e pendii aperti sulla Val Pellice.

Descrizione

La storia di Angrogna è profondamente legata al movimento valdese: fin dal Medioevo, infatti, la valle divenne rifugio per la comunità protestante, resistente alle persecuzioni religiose e crocevia di assemblee segrete, sinodi e importanti momenti della Riforma. Tra i luoghi simbolo spiccano la Barma Mounastira, la “Cuiza dla tana” (grotta dove si svolgevano i culti clandestini), il Pra’ del Torno e la monumentale area di Chanforan, che ricorda il celebre sinodo del 1532. Diversi edifici di culto, come i templi valdesi del Capoluogo, del Ciabas, delle Serre e di Pradeltorno, sono testimoni della vitalità culturale e religiosa locale.
Il paesaggio naturale, costituito da torrenti, alpeggi e habitat alpini ancora integri, favorisce escursioni e passeggiate verso punti panoramici e storici. La valle è caratterizzata da un ambiente variegato, con presenza di incisioni rupestri, costruzioni tradizionali in pietra, mulattiere storiche, boschi e pascoli che salgono fino alle vette delle Alpi Cozie.
La cultura di Angrogna conserva con fierezza l’eredità valdese: le tradizioni religiose, i canti, le feste estive e le testimonianze della fede hanno modellato l’identità della comunità. Tra le curiosità, il toponimo deriverebbe dalla voce piemontese “grôgno” (“bernoccolo”, in riferimento alla collocazione accidentata), o dall’antico gallico “agranio” (“prugnolo”). L’economia è storicamente impostata su agricoltura di montagna e pastorizia, con produzione di formaggi, miele e castagne, mentre l’artigianato e il turismo culturale e naturalistico rappresentano oggi risorse rilevanti. Le scuole Beckwith, il Museo della Donna al Serre e i numerosi eventi culturali mantengono vivo lo spirito innovatore e sociale del territorio.
Angrogna è considerata meta privilegiata per l’escursionismo: il sentiero verso Pra’ del Torno, gli itinerari che seguono la storia valdese e i percorsi sui vecchi sentieri dei partigiani rappresentano un patrimonio escursionistico ricco di fascino e memoria. Si segnalano anche passeggiate di medio impegno come l’anello del Monte Servin e l’anello della Valle Angrogna, oltre alla salita al Colle della Vaccera, importante nodo paesaggistico a quota 1.480 metri. La natura rende possibili attività stagionali quali trekking, passeggiate naturalistiche, cicloturismo e osservazione storica.

Informazioni

Superficie: 38,88 kmq
Altitudine: 782m
Maggior elevazione:
Numero abitanti: 870
Nome in dialetto:
Nome abitanti:
Santo Patrono:
Sito internet:
Webcam:
Comuni confinanti: Bricherasio, Luserna San Giovanni, Perrero, Prali,Pramollo, Prarostino, San Germano Chisone, Torre Pellice, Villar Pellice
 Villaggi e frazioni:
Alpeggi: