Cappella di Torin
A cura di:
Massimo Martini
Introduzione
La Cappella di Torin, dedicata a Notre-Dame de la Pitié, sorge in posizione appartata e silenziosa all’estremità meridionale del comune di Pontey, in Valle d’Aosta, a pochi passi dal ponte che segna il confine con il territorio di Châtillon. Collocata in un ambiente rurale di bassa quota, tra piccoli appezzamenti coltivati e fitti boschi di latifoglie, la cappella si affaccia su un antico crocevia viario e spirituale. L’edificio, raccolto e discreto, si presenta come un punto di riferimento per chi percorre queste vie secondarie a piedi o in bicicletta, e rimanda a una devozione popolare radicata nel tempo. Fu voluta nel 1722 da Jean-André Arbenson, membro di una delle famiglie notabili di Pontey, e inizialmente aveva dimensioni più modeste rispetto all’attuale conformazione. Nata con probabile funzione votiva, legata alla pietà popolare mariana, la cappella conserva ancora oggi un’aura di raccoglimento e intimità, pur avendo attraversato lunghi periodi di abbandono.
Descrizione
L’edificio presenta oggi una struttura semplice ma arricchita da alcuni elementi che ne rivelano il valore storico e simbolico. Le pareti in pietra intonacata sono segnate dal tempo e dall’umidità, soprattutto sulla facciata, dove le infiltrazioni hanno danneggiato intonaci e decorazioni. All’interno, però, si conserva un apparato artistico di notevole interesse, frutto di interventi successivi voluti da singoli fedeli o dalla curia. La particolarità più affascinante è l’altare, dove la tela raffigurante la Pietà è incorniciata da un’architettura classica con due colonne e un timpano in muratura. Ma ciò che rende unico questo elemento è il suo carattere mobile: la tela può essere rimossa per rivelare una nicchia con la statua di Maria Immacolata. Questa duplice presenza sacra consente di adattare l’apparato liturgico alle diverse ricorrenze, secondo un uso non comune ma attestato anche nella chiesa parrocchiale di Pontey.
Nel corso dei secoli, la cappella ha alternato fasi di incuria e di rinnovata attenzione, legate alla disponibilità economica della comunità o all’intervento di famiglie influenti. La sua posizione decentrata, fuori dai circuiti principali, ha probabilmente contribuito a questa discontinuità, ma ne ha anche preservato l’autenticità. Oggi la cappella è visitabile durante particolari celebrazioni religiose, o in occasione di eventi locali legati al culto mariano. Non è segnalata da cartelli turistici, ma può essere raggiunta facilmente a piedi con una breve passeggiata da Torin o dal centro di Pontey. Chi la visita, anche solo sostando sul sagrato in pietra grezza, si trova immerso in un paesaggio che invita al silenzio e alla contemplazione, in armonia con la natura e con la memoria del luogo.