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Punta Sella

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Ultima visita: 20/09/2025

Accesso

La salita alla Punta Sella è generalmente effettuata da Pian Coumarial (Fontainemore) seguendo il sentiero 3 (E, circa 2h 45’ al rifugio Coda + 10’ in vetta), che presenta caratteri ben marcati di sentiero alpino classico: pendenze moderate, tratti selciati, attraversamenti di torrenti e pascoli, con rarissime difficoltà tecniche in assenza di neve. Dal versante piemontese si raggiunge il rifugio Coda tramite l’Alpe S.Giovanni di Oropa (Pollone) seguendo la GTA, situazione adatta anche a escursionisti mediamente esperti (T3). Vi sono possibili varianti di crinale e brevi traversate attrezzate per i più esperti (EE/F). Itinerari di salita e varianti alpinistiche, per quanto meno frequenti rispetto alle vette circostanti, sono documentati presso le fonti CAI Biella e guide locali. Le salite invernali sono praticate prevalentemente da appassionati di sci-alpinismo e racchette da neve, con tracciati consolidati ma soggetti a valutazione delle condizioni della neve e dei pendii.

  • via normale da Coumarial con il sentiero 3

Introduzione

Punta Sella si eleva a 2.315 metri lungo la dorsale spartiacque tra Piemonte e Valle d’Aosta, segnando il confine amministrativo tra i comuni di Pollone e Fontainemore. È una cima di riferimento nelle Alpi Biellesi-Canavesane, posta in posizione panoramica sulla Cresta Carisey-Mars, coronando e dominando l’alta Val d’Issime, la conca del Lago Goudin e i vasti pascoli che degradano verso Oropa. Il suo profilo netto e la posizione di belvedere naturale la rendono una tappa molto frequentata sia dagli amanti dell’escursionismo che dagli appassionati di storia alpina, rappresentando uno degli osservatori privilegiati sulle più alte vette valdostane e piemontesi.

Descrizione

Le prime frequentazioni della Punta Sella rientrano nell’ambito delle esplorazioni di fine Ottocento, legate soprattutto al turismo pionieristico sviluppatosi intorno al Santuario di Oropa e all’area biellese. L’attività escursionistica si consolidò con la costruzione, poco sotto la vetta, del Rifugio Coda nel secondo Dopoguerra, che facilitò le traversate di crinale e le prime esperienze di salita su terreni innevati. Non risulta documentata una “vera” prima ascensione ufficiale, trattandosi di una montagna già raggiunta da pastori e valligiani locali; le ascese storiche dei primi escursionisti, cui succedettero negli anni successivi coloro che tracciarono e ampliarono i sentieri dell’area, hanno contribuito a consolidare la fama della Punta Sella come meta escursionistica e punto di appoggio intermedio per le salite al Mont Mars. Tra le curiosità, va segnalato che la vetta veniva considerata, dalle popolazioni di Oropa e Fontainemore, luogo di confine e simbolo d’incontro tra “Piemonte biellese” e “Valle d’Aosta”, con alcune ricorrenti dispute territoriali sulle aree di pascolo.
Dal punto di vista geografico, Punta Sella rappresenta il nodo orografico fra la conca del Lago Goudin a nord (Valle d’Aosta) e il versante dei pascoli di Oropa (Piemonte) a sud, in un ambiente dominato da praterie alpine, morene glaciali e isolati affioramenti di serpentiniti e gneiss. Il clima, tipicamente alpino, registra inverni lunghi e nevosi, con permanenza di neve fino a primi di giugno e un periodo favorevole alle ascensioni concentrato tra metà giugno e metà ottobre. Le peculiarità ambientali della zona comprendono la ricca varietà di specie alpine (gentiane, rododendri, varie saxifraghe), la presenza di marmotte e rapaci in quota, e la possibilità di ammirare, da un’unica posizione, le principali montagne di Piemonte e Valle d’Aosta fino alle catene del Rosa e del Bianco. Il toponimo “Punta Sella” allude verosimilmente alla conformazione a sella o alla funzione di passo naturale fra i versanti, anche se alcune fonti locali la collegano simbolicamente alla figura di Quintino Sella, statista e alpinista piemontese originario di Biella, la cui memoria rimane legata ai rifugi d’appoggio dell’area e ai primi fasti del Club Alpino Italiano. Per le comunità locali la vetta rappresenta non solo un obiettivo escursionistico, ma anche un riferimento identitario e un luogo frequentato per festività, riti propiziatori e antiche tradizioni di transumanza; non mancano leggende sulle apparizioni di figure misteriose lungo la dorsale durante i temporali estivi, successivamente trasposte nel folclore alpino.

Informazioni

Quota: 2315m
Nome alternativo: -
Gruppo montuoso: Catena Tre Vescovi-Mars
 Prima ascensione:
Primi salitori:
Prima ascensione invernale:
Primi salitori in invernale: