Calestro - Zernone - Somasaccia
Introduzione
Bellissimo e panoramicissimo giro che sale a percorrere i terrazzi glaciali della Val Bregaglia, cosparsi di villaggi e baite isolate fra i boschi di castagno e betulla. Di fronte, verso sud, si apre una indimenticabile visione delle più celebri montagne della zona: Pizzo Badile, Pizzo Cengalo, le Sciore e tutte le vette minori della Val Bondasca.
Descrizione
Dal parcheggio, seguendo le frecce turistiche per "Savogno", si imbocca una strada asfaltata che in breve raggiunge il campo sportivo in località Motta; nello spazio compreso fra la strada fin qui percorsa e il campo da calcio si stacca il sentiero da seguire. A saliscendi fra muretti a secco e terrazzamenti si cammina verso ovest e, dopo poche centinaia di metri, si raggiunge un bivio: si prende a destra e si sale nel castagneto. Si arriva ad intersecare una pista forestale (prosecuzione della strada del campo sportivo e che condurrà a Savogno), ritrovando la mulattiera presso una baita diroccata; su splendido fondo gradinato, a tornanti regolari e mai troppo ripidi nel bosco di castagni, ci si porta alla base di una parete rocciosa: al di sopra di essa si estendono i vasti pascoli meta della gita. Con un ampio giro da sinistra verso destra si rimonta il dislivello e, con una scalinata a sbalzo, si raggiungono le prime radure di Calestro 1100 m circa. Ora il sentiero prosegue a blandi saliscendi unendo i vari agglomerati di abitazioni, tutte più o meno abbandonate; poco oltre l'ultima e più bassa baita, la traccia si affonda nella selvaggia forra del torrente Zernone. Il sentiero, ben visibile e in buone condizioni, si getta in un canalone a stretti tornanti fino a raggiungerne il fondo circa 200 metri più in basso; per breve tratto si segue il corso d'acqua, finchè un ponte permette l'attraversamento. Alcuni tornanti in un luminoso bosco di betulle conducono all'agglomerato di Montesetto: da qui e fino all'alpe di Somasaccia 1072 m è un'unica splendida passeggiata fra ampi e pianeggianti prati. Da Somasaccia si torna a valle percorrendo una bella mulattiera a scale e gradoni scavata talora in cengia e sempre ben protetta da mancorrenti in cavo d'acciaio. In poche decine di minuti si è in vista delle abitazioni di Dogana (frazione di Villa di Chiavenna) 683 m presso il confine di stato: raggiunta la statale, la si segue per qualche centinaio di metri tornando in breve al parcheggio presso il ponte. Il percorso della gita in condizioni invernali è soggetto ad alcune precauzioni: è necessaria neve già assestata perchè tutte le balze rocciose che si sottopassano hanno forte tendenza a scaricare pur modeste quantita di neve umida. La discesa del canalone dello Zernone potrebbe essere proibitiva: considerare la possibilità di dover usare i ramponi. Il ritorno a valle da Somasaccia è soggetto ad incanalare grosse quantità d'acqua che ghiacciano inesorabilmente. Difficoltà almeno EE.