Laghi di Ponteranica

Ritratto di Cai56
Cai56
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Data rilievo: 
23/10/2011
Quota di partenza: 
1 454 m
Quota di arrivo: 
2 105 m
Dislivello: 
1 100 m

Introduzione

Gita per la gran parte in territorio bergamasco con salita e discesa sul versante valtellinese. I due ameni laghetti meta dell'escursione vengono raggiunti tramite un bel sentiero a mezzacosta attraverso i pascoli alti dei Piani d'Avaro, all'apice della Valbrembana. Il percorso di discesa è un poco più tecnico, seguendo un canalone ripido e franoso. Panorami di caratteristiche drammaticamente opposte sui due versanti e possibilità di incontro con ungulati selvatici. Incompletezze, confusioni ed errori nella cartografia disponibile.

Descrizione

Dal piazzale della seggiovia di Pescegallo 1454 m si segue la pista di servizio agli impianti (o le sue segnalate scorciatoie) fino al Rifugio Salmurano alle Foppe di Pescegallo 1848m; si prosegue nel pascolo lungo la linea dello skilift fino al suo termine. Alle spalle della costruzione di arrivo il sentiero sale ancora per poche decine di metri prima di biforcarsi: si sceglie il ramo di sinistra che, dopo alcuni tornanti e un traverso, raggiunge il Passo d'Avaro 2099m (o Passo Salmurano Orientale). Il valico è una breve trincea nel filo di cresta che si va ad innestare sul sentiero che collega il Rifugio Benigni alla Cà San Marco (n. 101). Si prosegue verso est con un traverso pianeggiante che permette di raggiungere una spalla erbosa (bel panorama sul Vallone di Salmurano, Rifugio Benigni, gruppo dei Piazzotti e, più lontano, cresta di Mezzaluna), dove il sentiero perde un centinaio di metri di quota; un secondo traverso pianeggiante si addentra in un vallone alla base del Monte Valletto sempre più sassoso fino a raggiungerne il fondo presso alcuni massi adattati a ricovero di animali da pascolo. Il tratto successivo recupera dislivello portandosi ad un altopiano a pascolo con laghetto 1997 m nei pressi dell'erbosa cima del Monte Avaro 2088m. Trascurare le segnalazioni per il sentiero 109A che volgono verso monte. Il traverso, proseguendo verso est, viene raggiunto da valle da un sentiero proveniente dai visibili Piani d'Avaro; giunti ad un crestone con indicazioni, si abbandona il sentiero verso Cà San Marco e si risale la costolatura fino a raggiungere le due conche contigue dei Laghi di Ponteranica 2105 m. Il percorso di ritorno verso la Valgerola segue una traccia meno marcata ma comunque ben visibile (qualche raro residuo di sbiadite segnalazioni a vernice): con le opportune scelte di salita fra ghiaioni, ripidi ruscelli e affioramenti rocciosi, il sentiero tende ad una sella erbosa a destra di un voluminoso ometto di sassi. Il crinale - in questo tratto non valicabile - va seguito verso destra e, oltrepassato un secondo ometto, con breve ed esposta discesa, raggiunge uno strettissimo intaglio: pochi passi delicati e si toccano le pietraie sommitali del canalone fra i Pizzi di Ponteranica (occidentale 2353m e orientale 2378m). Dominati a sinistra dalle torri rocciose del Monte Valletto, si discendono i grossi detriti molto mobili seguendo una serie di precari ometti fino al fondo del vallone. La traccia, serpeggiando ora fra grossi massi, arriva in vista dell'invaso artificiale di Pescegallo 1865 m: si raggiunge un'isolata baita e, poco oltre, il marcato sentiero proveniente dal soprastante Forcellino (passo di comunicazione fra Valgerola e Val Bomino). Lo si segue verso valle fino al muraglione della diga: oltre l'attraversamento si procede sulla pista di servizio fino alla Casera Pescegallo Lago 1778 m, dove parte una mulattiera (appena a lato della pista) sassosa e ripida che in breve scende ai piazzali di parcheggio.

Galleria fotografica