Bivacco Matteo Campia - Niculin Gandolfo
Accesso
L’accesso consigliato parte dal Ponte della Vagliotta, presso la frazione Sant’Anna di Valdieri (CN); il dislivello positivo è di circa 750 metri, per un tempo medio di avvicinamento di 2 ore e 30 minuti - 3 ore, a seconda delle condizioni del sentiero e del carico dello zaino. Il percorso, sebbene sempre mantenuto dai volontari e dalle istituzioni locali, si sviluppa su sentieri accidentati e in parte esposti, con passaggi che richiedono attenzione soprattutto in presenza di neve residua o in caso di maltempo. È raccomandato l’utilizzo di equipaggiamento adeguato all’ambiente alpino e l’aggiornamento sugli interventi di manutenzione più recenti.
Introduzione
Il Bivacco Nicolino Gandolfo si trova nell’alto vallone del Dragonet, in Alta Valle Gesso, a una quota di 1847 metri sul livello del mare. Questo ricovero alpino, appartenente al Club Alpino Accademico Italiano, fu ideato e costruito negli anni Sessanta dal forte alpinista cuneese Matteo Campia, in memoria dell’amico e compagno di cordata Niculin Gandolfo, scomparso nel 1961. La costruzione ebbe luogo tra il 1966 e il 1970, superando notevoli difficoltà logistiche dovute al carattere aspro e selvaggio della valle—riconosciuta ancora oggi come uno degli ultimi ambienti incontaminati delle Alpi Marittime. L’inaugurazione avvenne il 5 luglio 1970. Dal 2024 la struttura è stata re-intitolata anche a Matteo Campia, riportando idealmente decenni di storia alpinistica e amicizia fra le sue mura.
Descrizione
Il bivacco è posizionato su un pronunciato sperone roccioso, circondato dal suggestivo anfiteatro naturale formato dalle cime del gruppo delle Aste e del Dragonet; si presenta come una solida costruzione in muratura articolata su un unico piano con sottotetto agibile. Attualmente offre 20 posti letto (su brande con materassi e coperte) e ospita due ambienti separati: un locale cucina e uno adibito a dormitorio. L’illuminazione è garantita tradizionalmente da candele, mentre l’acqua si reperisce facilmente nei pressi della struttura. Non è presente un impianto elettrico o fornello a gas di dotazione standard, salvo fornelli portati dagli utilizzatori e sempre nel rispetto delle regole di sicurezza.
Il bivacco Gandolfo si rivela punto d’appoggio essenziale per chi desidera intraprendere impegnative ascensioni sulle cime del Dragonet e dell’Asta Soprana e Sottana, rinomate per i versanti tecnici e severi, oppure per chi programma la traversata verso il più remoto Bivacco Barbero, un tempo più frequentata ma oggi riservata a escursionisti esperti e dotati di buone capacità di orientamento. L’area circostante è d’interesse naturalistico per la presenza di specie botaniche tipiche degli ambienti rupestri alpini e fauna come il camoscio e la marmotta; nelle vicinanze, non sono rari gli avvistamenti di rapaci diurni. L’ambiente mantiene un carattere selvaggio, accentuato da alcuni passaggi attrezzati lungo il sentiero di accesso e dall’assenza di telefoni cellulari o altri servizi di comunicazione.
Informazioni
Ubicazione: Alto vallone del Dragonet
Quota: 1847m
Posti letto: 20
Proprietà: Club Alpino Accademico Italiano
Illuminazione: candela
Acqua: nelle vicinanze