San Besso
Accesso
Il santuario è raggiungibile da Campiglia Soana (1.321m) con un sentiero ben segnalato (circa 1 h 45 min, dislivello +700 m). In alternativa è possibile salire da Lillaz in Valle di Cogne (circa 4 h, attraverso il Colle della Nouva), alzandosi fino a oltre 3.000m prima di ridiscendere sul versante piemontese.
Durante il pellegrinaggio di agosto il pernottamento avviene presso il ricovero annesso al santuario o nelle strutture di Campiglia. L’accesso è sconsigliato in presenza di neve persistente o condizioni meteorologiche avverse.
Introduzione
Arroccato ai piedi del Monte Fautenio, tra le valli di Campiglia Soana e Cogne, il Santuario di San Besso è uno dei più suggestivi luoghi di devozione delle Alpi Graie. Situato all’interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso, a oltre duemila metri di quota, è raggiungibile soltanto a piedi, e rappresenta da secoli meta di un doppio pellegrinaggio che unisce simbolicamente il Piemonte alla Valle d’Aosta.
La sua origine affonda nella leggenda del martirio di San Besso, figura venerata sia come soldato della Legione Tebea sia come santo pastore locale. Il culto, ancora oggi vivo, mescola antiche tradizioni cristiane e reminiscenze di riti precristiani legati al potere generativo delle rocce e della montagna.
Descrizione
Contesto storico e tradizione
Secondo la tradizione, Besso era un soldato della legione Tebea, una formazione militare romana convertita al Cristianesimo e sterminata ad Agaunum (oggi Saint-Maurice, in Svizzera) intorno al 286 d.C., per aver rifiutato di sacrificare agli dèi pagani.
Scampato al
massacro, Besso avrebbe trovato rifugio tra i montanari della Val Soana, ai quali portò la parola evangelica, fino a quando, catturato e maltrattato, venne precipitato dal Monte Fautenio. Sul masso sottostante si sarebbe impressa miracolosamente la sua impronta, divenuta da allora oggetto di venerazione.Alcune versioni, tuttavia, differiscono sensibilmente: un breviario del 1473 parla di un martirio avvenuto in seguito a un contrasto con dei pastori locali, mentre altre tradizioni, raccolte nel XX secolo, ne fanno un pio pastore del luogo, spinto giù dalla rupe per invidia. Non mancano ipotesi che identifichino in San Besso un vescovo d’Ivrea vissuto nell’VIII secolo, segno della pluralità di leggende confluite nel culto del santo.
Il santuario e il culto
Il santuario, costruito presso la rupe detta “roccia di Besso”, sorge nel punto ritenuto del martirio. L’edificio attuale, più volte ricostruito, conserva l’impianto architettonico tipico dei santuari d’alta quota, con una cappella addossata al grande masso e un ricovero per i pellegrini.
Ogni 10 agosto – giorno principale della festa – i fedeli giungono a piedi sia da Campiglia Soana sia da Cogne, dopo un lungo cammino attraverso valichi alpini. Anticamente molti partecipanti indossavano il costume tradizionale delle rispettive vallate. La processione compie un giro rituale attorno alla rupe, rievocando simbolicamente la presenza del santo e il legame tra le due comunità.
In passato l’onore di portare la statua di San Besso era motivo di accese contese tra Campigliesi e Cognensi, oggi risolte in una cerimonia condivisa, segno di fratellanza e continuità. La pietra del santuario, dalla quale un tempo si staccavano piccole scaglie considerate sacre, è ancora oggi circondata da una forte devozione popolare per le sue presunte virtù taumaturgiche.
Elementi cultuali e simbolici
La venerazione di San Besso conserva evidenti tracce di riti precristiani. Il culto della roccia e il riferimento alla fecondità sembrano richiamare antiche credenze legate alla forza generativa della montagna. Curiosamente, il nome e le rappresentazioni iconografiche di San Besso – spesso raffigurato con un elmo piumato – richiamano la divinità egizia Bes, anch’egli protettore della fertilità e delle case.
Il santo è inoltre patrono dei soldati e tradizionalmente invocato contro i pericoli della guerra, a testimonianza dell’origine martiriale della leggenda.
Il suo emblema include: palma, spada, stendardo, croce mauriziana, elmo con piume di struzzo.
Informazioni
Altitudine: 2.010 m
Difficoltà d’accesso: E (Escursionistico)
Tempo di salita: 1 h 45 min da Campiglia Soana
Periodo consigliato: giugno – settembre
Pellegrinaggi ufficiali: 10 agosto, 1° dicembre
Patronato: Campiglia Soana, Valprato Soana, Cogne
Emblema: palma, spada, stendardo, croce mauriziana, elmo piumato