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Col de Chavacour, da Etirol

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A cura di:

Ultimo rilievo: 25/01/2014
Aggiornato il: 19/10/2025
Difficoltà
T3
Lunghezza
21.42 Km
Quota di partenza
1598 m
Tempo di andata
12h23'
Tempo di ritorno
03h00'
Periodo consigliato
Esposizione
E W S N NW NE SE SW NNE ENE ESE SSE SSW WSW WNW NNW

Accesso

Lasciare lo svincolo autostradale A5 di Châtillon-Saint-Vincent, svoltare a sinistra e proseguire per 300 metri fino alla rotonda. Prendere la terza uscita per immettersi su Via Émile Chanoux e percorrerla per 600 metri, attraversando il centro storico di Châtillon. Svoltare leggermente a destra su Via Menabreaz e continuare per 450 metri fino alla rotatoria con il monumento del Cervino al centro. Prendere la seconda uscita ed entrare sulla Strada Regionale SR46 in direzione Valtournenche. Proseguire sulla SR46 per 7,8 km fino ad Antey-Saint-André, dove si incontra l'innesto della Strada Regionale SR9 per Torgnon. Svoltare a sinistra e risalire la SR9 per 6,4 km fino a raggiungere il capoluogo Mognod. Continuare dritto seguendo le indicazioni per gli impianti di risalita. Dopo 400 metri, in corrispondenza di un tornante a sinistra, imboccare a destra la strada comunale, seguendo le indicazioni per Petit Monde, Triatel ed Etirol. Procedere lungo la stretta strada fino a raggiungere il villaggio di Triatel e infine quello di Etirol, dove si trova un piccolo parcheggio 🅿️ nei pressi dell'abitato. In caso di parcheggio pieno, è possibile tornare indietro e posteggiare in alcuni spiazzi lungo la strada.

Per raggiungere il punto di partenza dell'itinerario è indispensabile un mezzo privato, poiché non è servito dai trasporti pubblici.

Distanza e tempo di percorrenza

🕒 Tempo di percorrenza: 33 minuti
📏 Distanza: 19,6 chilometri

Navigazione GPS

📍 Come arrivare con Google Maps
📍 Come arrivare con Apple Maps

ℹ️ Nota importante

Le indicazioni fornite sono state verificate alla data del rilievo dell’itinerario. Prima della partenza, è consigliabile verificare eventuali variazioni del percorso. Per ottenere indicazioni aggiornate e dettagliate, si consiglia l’uso di Google Maps o Apple Maps.

Descrizione

0h00' 0,00km 0m 0m 0h00' 7 107 Dal parcheggio, nei pressi del quale è presente un fontanile (💧), procedere diritti in direzione sud-est verso Etirol (1.598m) e un bellissimo acero (Acer platanoides). Raggiunte le prime case, girare a sinistra, poi a destra e nuovamente a sinistra attraversando il villaggio. Superata l’ultima abitazione, attraversare la strada poderale e proseguire sull'antica mulattiera lastricata che entra nel bosco in direzione nord-ovest. Dopo qualche minuto di cammino si incontra un vecchio rascard collassato. Continuare in leggera salita nel bosco, che in autunno si colora di splendide tonalità gialle. Il sentiero incrocia poi un piccolo ruscelletto e diventa leggermente più ripido, fino a ritrovare la strada poderale. Seguirla fino al rudere del vecchio alpeggio di Levaz Dessous (1.677m), dove la strada termina e si riprende il sentiero. Proseguire quasi in piano lungo il sentiero, che piega leggermente a destra entrando nel vallone di Petit Monde. A quota 1.690m si incontra l’innesto del sentiero 105 .

0h20' 0,76km 104m 0m 7 107 105 Trascurare il sentiero sulla sinistra e proseguire dritti lungo la marcata salita, mantenendo il torrente alla propria sinistra e attraversando il fresco bosco di larici (Larix decidua). La pendenza aumenta, mentre il torrente forma una piccola ma rigogliosa cascata, visibile tra i rami dei larici. Quasi al termine della salita, attraversare un ruscello; poco più avanti la pendenza si attenua, il bosco si dirada e lascerà spazio ai pascoli di Tsantsevellà. Il sentiero piega leggermente a sinistra, offrendo sulla destra la vista dei ruderi dell’antico alpeggio di Tsantsevellà (poco più in alto si trova una moderna stalla, utilizzata per il bestiame durante l’estate). Dopo aver superato un altro piccolo ruscello, si incontra un cippo con i segnavia relativi al tratto percorso. Proseguire dritto verso l’impluvio del torrente Petit Monde: il sentiero, piuttosto ampio, costeggia il corso d’acqua ed è affiancato da imponenti larici, fino a confluire nell’amena conca ai piedi di Betsoloz, impreziosita da un piccolo stagno che riflette la Punta Tsan (1.861m).

1h00' 1,90km 282m 0m 107 Svoltare a sinistra risalendo la strada poderale che con un paio di svolteSi prosegue diritti nel bosco di larici, con salita decisa ma regolare, fino a uscire nei pascoli di Tsantsevellà. La traccia, sempre ben segnalata, raggiunge la baita di Brusoney (1.892 m) e quindi l’alpeggio di Beutsôloz (1.890 m). Qui si abbandona temporaneamente la poderale per imboccare un sentiero che devia a sinistra e sale nel rado bosco, superando un torrentello su un ponte. Raggiunto il pianoro di Loditor (1.926 m), si incrocia una sterrata che si segue brevemente fino a un ponte con paline segnaletiche.

Si prende il sentiero a destra, che sale a un promontorio panoramico con i ruderi di un antico forno da calce (2.077 m). Si attraversa quindi una piccola conca erbosa e, tenendo la sinistra a un bivio, si guadagna l’alpeggio di Château (2.087 m). Qui si riprende per breve tratto la poderale, poi si devia nuovamente a sinistra raggiungendo i ruderi del Crot du Loup (2.158 m).

Il percorso attraversa quindi una conca erbosa, traversa in quota e sale un costone che porta a un bivio (2.419 m). Tenendo la destra, si raggiunge rapidamente il Bivacco Tsan (2.469 m), poco sopra l’omonimo lago (2.443 m). Si scende di pochi metri per toccare la riva del lago e, traversando un breve tratto roccioso attrezzato con corrimano metallico, si rimonta verso un costone erboso.

Il sentiero entra ora nella comba di Chavacour, attraversa un torrentello e guadagna un ripiano segnalato da un grande ometto (2.611 m). Con alcuni tornanti si sale una dorsale erbosa, poi si prosegue in leggera pendenza fino ad affacciarsi sull’ampia insellatura della Fenêtre du Tsan (2.730 m).

Dal colle il panorama si apre sul vallone di Saint-Barthélemy, dominato dalla Becca di Luseney, mentre dal versante di salita è ben visibile la Punta di Chavacour con il Mont Redessau e, più lontano, la catena del Monte Rosa.

Il rientro si effettua per lo stesso itinerario.

Punti di Interesse

  • Etirol
  • Torgnon

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