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Lago Giasset, dal parcheggio Lac Muffé

ivano_ruffoni

A cura di:

Ultimo rilievo: 28/10/2004
Difficoltà
T2
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
1800 m
Altezza di arrivo
2283 m
Dislivello positivo
600 m
Tempo di andata
02h00'
Tempo di ritorno
01h45'
Periodo consigliato

Accesso

Lasciata l'autostrada A5 al casello di Pont-Saint-Martin, dopo 100m si svolta a sinistra per seguire la strada statale SS26 in direzione Aosta. Dopo 500 metri, alla rotonda, prendere la seconda uscita e continuare sulla statale per 3 chilometri sino alla successiva rotonda. Imboccare la seconda uscita ed intraprendere la strada regionare SR2 della Valle di Champorcher. Continuare sulla regionale per 14,7 chilometri risalendo la vallata e attraversando gli abitati di Hône e Pontboset prima di raggiungere, Château, il centro di Champorcher. Svoltare a destra seguendo le indicazioni per Dondena e risalire la stradina comunale per circa 3,2 chilometri sino a raggiungere uno spiazzo 🅿️ nei pressi di L'Ansermet dove si può lasciare l'auto. 

[0h39'] - [25,8km]

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Introduzione

Facile e frequentata escursione a due caratteristici laghetti posti sul versante Sud della Tête des Hommes e della Gran Rossa. L'itinerario è per buona parte su comoda strada sterrata percorribile parzialmente anche in mountain bike. Durante l'escursione si hanno, malgrado gli elettrodotti, grandi panorami sulla Rosa dei Banchi e sulla piana di Dondena.

Descrizione

Dallo spiazzo del parcheggio, si procede lungo la strada inizialmente asfaltata. Dopo pochi minuti, a destra, si incontra la deviazione verso il Col de la Croix, Col Lac Blanc, Col Terra Rossa, Grange Arcomy damon e rifugio Barbustel. Subito dopo la strada sterrata è segnata con il segnavia (9B).
A mezzacosta si procede sotto le severe pendici del Mont Ros passando accanto ad alcune frane. Di fronte, a sinistra, si hanno grandi panorami sulla Rosa dei Banchi, disturbati, purtroppo, da un paio di elettrodotti del Superphénix. Più sotto, a sinistra, il villaggio di Chardonney e la funivia che sale al Laris.
Dopo circa mezz'ora dalla partenza si incrocia, sulla destra, una seconda mulattiera, segnavia (9D), all'inizio della quale, vi sono chiare indicazioni per il Lago Raty. Si sale fra un rado bosco di conifere fino a giungere alla radura erbosa dell'Alpe Chapy (1979m).
Il sentiero, a tratti letteralmente ricoperto di deiezioni animali, volge a Nord salendo ripidamente sulla sinistra orografica di un torrente, un tributario del quale è l'emissario del Lago Raty. A sinistra si possono notare le pareti rocciose del Bec Raty.
Usciti dal rado bosco, si continua sulla traccia in mezzo all'erba fino ad incrociare le pietre affioranti del sentiero indicanti la fine del segnavia (9D), l'inizio del segnavia (9C) e la deviazione, a destra verso il lago Vernoille.
Si procede seguendo il segnavia (9C) e dopo 6/7 minuti si giunge in prossimita' del Lago Raty (2283m).
Ora, e fino al grosso ometto ben visibile a sud-ovest sul colle che separa la conca del Lago Raty da quella del Lago Giasset, bisogna seguire i rari ometti di segnalazione. Arrivati al colle (2400m) si suggerisce di osservare il panorama sulla Valle di Champorcher dalla grossa cima a panettone, che si raccorda con il Bec Raty, e raggiungibile in pochi minuti camminando verso sud senza traccia obbligata. Prestare attenzione alle incredibili quantità di deiezioni animali depositate.
Ritornati al grosso ometto, si cala, per pochi minuti, lungo il versante ovest con bel panorama sul Lago Giasset (2308m).
In prossimità del lago una pietra riporta le indicazioni del segnavia (9A), verso la Gran Rossa. In realtà il sentiero non è tracciato.
Si scende ora lungo il sentiero, segnavia (9C), fra pendici erbose con bei panorami sulla sottostante Dondena, si lascia alla sinistra la Grangia Giasset (2155m) e, su una sterrata, si giunge al tornante di Dondena.
Conviene ora proseguire a destra, per qualche minuto, ad osservare le vecchie costruzioni di Dondena. Si incontra subito un pilone votivo e, immediatamente dopo, una caratteristica casa con due lati appoggiati ad una roccia.
Si rientra ora per l'ampia mulattiera che a mezzacosta passa, fra alcune frane, sotto le parete sud del Bec Raty, del Bec Barmasse e del Mont Ros fino a giungere al punto di partenza.

 

Ci siamo stati