Oltre le vette: sabato 11 ottobre

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SABATO 11 OTTOBRE OLTRE LE VETTE DEDICA UN CONVEGNO E UNO SPETTACOLO ALLO SCRITTORE PIETRO JAHIER.
AL VIA ANCHE IL LABORATORIO DI SCRITTURA TEATRALE CON MARCO MANCHISI.

Sabato 11 ottobre, Oltre le vette, la rassegna culturale del Comune di Belluno, con la tradizionale molteplicità di proposte culturali e artistiche dedicate montagna, presenta un programma ricco di proposte e appuntamenti.
La giornata si aprirà con un interessante laboratorio di scrittura drammaturgica diretto da Marco Manchisi, proseguirà con un convegno di studi dedicato allo scrittore Piero Jahier, incontro che troverà un’articolazione ulteriore nello spettacolo messo in scena, la sera, dal Gruppo musicale di Costalta.

Marco Manchisi, autore, regista e attore di teatro, si è formato nelle compagnie di Antonio Neiwiller e di Leo De Berardinis. Dal 1979 recita anche con Beniamino e Rosalia Maggio, Alessandro Benvenuti, Toni Servillo, Mario Martone, Enzo Moscato, Renato Carpentieri, Marco Baliani, Francesco Rosi, Luca De Filippo, Maurizio Schmidt. Nel 1997 fonda la Compagnia Dama Bianca Teatro di cui è Direttore Artistico.
Nel cinema ha recitato in diversi film, fra cui Sud di Gabriele Salvatores e Il resto di niente.
Nella scorsa estate è già stato a Belluno ospite della rassegna Filo di Arianna, dove ha presentato gli spettacoli Il corpo di Totò e La maschera di Eduardo, dedicato a Eduardo de Filippo. Entrambi i lavori hanno riscosso grande successo.
Il laboratorio Scrivere per il teatro inizierà sabato alle 16 all’Auditorium Comunale di piazza Duomo e proseguirà domenica pomeriggio, sempre alle 16. Domenica mattina Manchisi condurrà un spettacolo dal titolo Letture teatralizzate sul Vesuvio, sempre all’Auditorium Comunale, con inizio alle ore 11. Per iscriversi al laboratorio, organizzato a cura di Alberto Bogo, è richiesto il versamento di una quota di 50 €. Per informazioni e iscrizioni si può telefonare al n. 04347 913282.
Il pomeriggio Oltre le vette presenta un importante appuntamento con la storia e la letteratura: alle 17 inizieranno i lavori del convegno di studi Piero Jahier, uno scrittore in trincea. Piero Jahier, di religione valdese, letterato e ufficiale volontario degli Alpini a Belluno nel 1916 – ’17, periodo in cui scrisse Con me e con gli Alpini, uno dei migliori scritti di memorie della Grande Guerra. Il libro è centrato sull’esperienza di Jahier quale comandante di un reparto di alpini, esperienza che lo pone di fronte a quell’Italia dei poveri dinanzi alla quale il suo rigore morale lascia spazio alla commozione e alla pietà, al rancore per l’altra Italia, quella che ha trasformato le plebi in soldati senza preoccuparsi, prima, di farne dei cittadini. Uno dei brani più famosi del volume è il ritratto de “Il soldato Somacal Luigi da Castion”, inserito anche in molte antologie. Il libro lo inserisce a pieno titolo nella letteratura italiana del Novecento e Jahier viene unanimemente riconosciuto come originale scrittore della “guerra di popolo”.
Scrittore, saggista, romanziere, traduttore, laureato in Lettere e in Legge, Jahier collaborò intensamente a Firenze alla rivista “La Voce” di Giuseppe Prezzolino e per un certo periodo ne fu anche direttore. Nato nel 1884, Piero Jahier morì a Firenze nel 1966.
I lavori, che saranno coordinati dallo storico piemontese Giorgio Rochat, docente all’Università di Torino, prevedono l’intervento dello stesso Rochat (La guerra di Piero Jahier nel Bellunese), di Giorgio Bouchard, pastore valdese e saggista, già Moderatore della Tavola Valdese, (Piero Jahier, uno scrittore in Italia) e di Claudio Tron, insegnante e preside, (Piero Jahier e le montagne valdesi).
Al convegno ha dato la sua adesione l’Associazione “P. Jahier” di Susa (To).

La sera alle 21 al Teatro Comunale la giornata dedicata a Piero Jahier continua con lo spettacolo del Gruppo musicale di Costalta, Cla maledöta guera - Dialogo tra l’alpino del Popera e il tenente Jahier. Il Gruppo, nato nel 1983 in Comelico, canta, con accompagnamento musicale, canzoni scritte in ladino e musicate originalmente.
Il repertorio, nel tentativo di evitare che la ricerca sulla musica tradizionale si inaridisse in semplice ripetitività e tentando la difficile strada di comporre nuove musiche e testi in ladino, attinge alla musicalità contemporanea, elaborando temi agganciati alla realtà della vita di montagna, alle piccole storie, ai sentimenti. Il Gruppo musicale di Costalta nei decenni ha saputo ritagliarsi una posizione di tutto prestigio, riconosciuta da critica e stampa e suggellata dal Premio nazionale per la canzone d'autore "Città di Recanati", con la canzone Nöte d'agosto e il concorso per la produzione di canzoni in ladino bellunese nel 2006, patrocinato dall'Istituto Ladin de la Dolomites, con il brano Dadnoete. Diretto da Lucio Eicher Clere, il gruppo è composto da più di quindici elementi, tra coro, musicisti e tecnici e ha allestito numerosi spettacoli di recitazione e canto e vanta un’importante produzione discografica ed editoriale.