Affrontare una catalogazione puntigliosa delle vie lunghe, classiche e moderne della Valle del Sarca (per intenderci quella che da Arco di Trento risale verso Trento per una ventina di chilometri) è un'impresa eroica. Ci troviamo infatti in uno dei templi dell'arrampicata sportiva, che ha proprio nella cittadina di Arco una delle sue capitali europee.

Questo volume, in realtà, è l'aggiornamento di una precedente fortunata pubblicazione, che in soli quattro anni ha conosciuto due ristampe. Ora gli itinerari recensiti sono aumentati di circa 90 unità e il “peso” del lavoro ne ha risentito: 428 pagine sono un bel “mattoncino”... ma come farne senza? Chi scala lo sa: una guida del territorio non è una spesa voluttuaria, ma la garanzia di poter passare delle giornate a propria misura, senza rischiare di perdere tempo su pareti poco interessanti o, peggio, rimanere appesi ad imprecare contro l'incipiente tendinite da panico.
Affrontare una catalogazione puntigliosa delle vie lunghe, classiche e moderne della Valle del Sarca (per intenderci quella che da Arco di Trento risale verso Trento per una ventina di chilometri) è un'impresa eroica. Ci troviamo infatti in uno dei templi dell'arrampicata sportiva, che ha proprio nella cittadina di Arco una delle sue capitali europee.
Questo volume, in realtà, è l'aggiornamento di una precedente fortunata pubblicazione, che in soli quattro anni ha conosciuto due ristampe. Ora gli itinerari recensiti sono aumentati di circa 90 unità e il “peso” del lavoro ne ha risentito: 428 pagine sono un bel “mattoncino”... ma come farne senza? Chi scala lo sa: una guida del territorio non è una spesa voluttuaria, ma la garanzia di poter passare delle giornate a propria misura, senza rischiare di perdere tempo su pareti poco interessanti o, peggio, rimanere appesi ad imprecare contro l'incipiente tendinite da panico.
Un corpus così massiccio ha indotto l'editore a separare le versioni in inglese e tedesco in altrettanti volumi, dei quali solo il secondo è attualmente disponibile, in omaggio alla prevalente frequentazione del luogo da parte dei vicini turisti germanofoni. (Uscita della versione inglese prevista entro la primavera 2008).
L'autore, Diego Filippi, è trentino, aspirante guida alpina ed accademico del Cai. E' innamorato della propria valle e, cosa non comune, vede di buon occhio quanti vengono anche da lontano a chiodare nuove vie sulle “sue” pareti di casa: «... vengono ad aprire nuovi itinerari, oltre a noi trentini, alpinisti tedeschi, austriaci, cechi, veneti e lombardi. Ognuno con il proprio stile e con la propria visione dell'arrampicata. Difficilmente potremmo trovare una così variopinta tipologia di itinerari altrove. La Valle del Sarca sotto questo aspetto è unica nell'intera cerchia alpina: qui possiamo trovare vie sportive lunghe ed estreme! Moltissime vie sportive corte e facili, che non superano il 6a. Vie alpinistiche classiche e tradizionali per tutti i gusti, e per concludere una vasta gamma di itinerari in artificiale sono disponibili per gli amanti di questa disciplina».

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