Passo di Zube

Ritratto di utanapistim
utanapistim
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Quota di partenza: 
2 339 m
Quota di arrivo: 
2 871 m
Tempo di salita o complessivo*: 
1h30'
Tempo di discesa: 
1h00'

Introduzione

L'itinerario proposto conduce ai "chilometrici" trinceramenti e camminamenti eretti alla Passo di Zube durante la Prima Guerra Mondiale. Le costruzioni furono realizzate a secco con pietre scistose anche con l'aiuto di donne ed adolescenti locali. Completano l'opera torrette, posti di osservazione, grotte di ricovero e protezione. Dato il grado di conservazione l'ambiente è decisamente suggestivo.

Descrizione

Partendo dall'arrivo della sei posti del Gabiet, si risale lungo la pista fino ad arrivare alla metà del "pistone" che parte da Salati. Alla vostra destra vedrete aprirsi un varco tra le montagne. Lasciando la pista ed avvicinandosi a quel varco vedrete una segnalazione ottimale curata dalle guide di Alagna e caratterizzata da bandierine bianche e rosse. L'unica difficoltà è proprio quella di trovare l'imboccatura del sentiero, ma comunque basta cercate l'apertura tra le due catene sulla destra a metà del tratto più ampio e noto della pista. Una volta rintracciata la segnaletica si risale per un primo tratto per raggiungere il pianoro costeggiando un piccolo torrentello. Arrivati al piano si deve mantenere la sinistra virando verso una sella (passo dello Zube) a fianco di una piramide rocciosa (prepunta della Straling). Risalire lungo il corso d'acqua fino alla sommità. Appena arrivati vedrete davanti a voi Alagna ed il Vallone di Otro. Alla Sinistra, dal picco roccioso, il Guglielmina. Capita spesso di vedere nubi ampie addensarsi attorno alla Straling. Non ci si deve preoccupare dato che difficilmente riescono a superarla e generano delle volute bianche caratteristiche che, da sole, meritano l'escursione. Alle vostre spalle, nella valle di Gressoney vedrete il lago di Gabiet sopra al Netzscho. Per la discesa consiglio di utilizzare il medesimo tragitto giacchè il sentiero che ridiscende verso il Gabiet è molto esposto e ricoperto dalla consueta sabbietta scivolosa. Percorretelo raggiungendo l'estremo opposto della valletta dello Zube in corrispondenza di un piccolo lago (non c'è numerazione) solo se non avete con voi bambini.

Autore

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