Passage du Grand Neyron, da Pravieux

Accesso
Dalla barriera dell'autostrada di Aosta-Ovest tenere la sinistra seguendo le indicazioni per Aosta - Saint-Pierre. Dopo un chilometro, alla rotonda, prendere la seconda uscita per immettersi sulla strada statale . Procedere sulla statale per 4,3 chilometri superando l'abitato di Saint-Pierre sino a raggiungere una nuova rotonda con l'effige del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Prendere la prima uscita e continuare sempre sulla strada statale per 1,4 chilometri sino ad incontrare l'uscita verso Introd/Rhemes S.G/Rhemes N.D/Valsavarenche. Proseguire per 700 metri e alla rotonda prendere la prima uscita imboccando la per la Valsavarenche. Seguire la regionale per 3,9 chilometri, oltrepassare l'abitato di Introd e, dopo una serie di tornanti si raggiunge, bivio per la Val di Rhêmes . Proseguire a sinistra sulla e risalire la vallata per altri 22,1 chilometri superando il capoluogo Dégioz, il villaggio di Eau Rousse ed infine, dopo un paio di tornanti, si raggiunge la spianata di Pravieux dove a sinistra del senso di marcia è ubicato il parcheggio gratuito 🅿️ dedicato agli escursionisti ed alpinisti che procederanno in direzione del Rifugio Chabod e del Gran Paradiso.
Pravieux è raggiungibile anche in autobus con la compagnia Arriva, partendo da Villeneuve in circa 45 minuti.
Distanza e tempo di percorrenza
🕒 Tempo di percorrenza: 41 minuti
📏 Distanza: 29,6 km
Navigazione GPS
📍 Come arrivare con Google Maps
📍 Come arrivare con Apple Maps
ℹ️ Nota importante
Le indicazioni fornite sono state verificate alla data del rilievo dell’itinerario. Prima della partenza, è consigliabile verificare eventuali variazioni del percorso. Per ottenere indicazioni aggiornate e dettagliate, si consiglia l’uso di Google Maps o Apple Maps.
Introduzione
Il Passage du Grand Neyron è un valico poco frequentato che si apre tra le propaggini rocciose della Punta Money e i contrafforti della cresta del Neyron. L’escursione, lunga e impegnativa, attraversa ambienti di grande suggestione: dal bosco di larici della bassa valle Savara agli alpeggi di Lavassey, fino all’austero scenario d’alta quota dominato dai ghiacciai e dalle pareti settentrionali del Gran Paradiso. Il percorso segue inizialmente la via classica per il Rifugio Vittorio Emanuele II, devia quindi verso il Rifugio Chabod e, oltre quest’ultimo, si inoltra in terreno sempre più severo e detritico, dove si incontrano tratti su massi, canalini e traversi. Un itinerario adatto a escursionisti esperti, che richiede passo sicuro e abitudine ai percorsi di alta montagna. E' uno dei passaggi più iconici del Tor des Glaciers, competizione di endurance trail che segue le antiche alte vie 3 e 4 della Valle d'Aosta.
Descrizione
0h00' 0,00km Lasciare il parcheggio e, dopo aver incontrato la palina segnaletica riportante le indicazioni dei sentieri in zona, attraversare il Torrent Savara sul ponte in legno per poi voltare leggermente a destra puntanto verso il caseggiato di Pravieux dessous (1835m) nei pressi del quale lo stradello diventa mulattiera.
0h02' 0,12km Entrare nel bosco di larice iniziando a risalire la bella mulattiera incontrando dopo picho istanti l'alpe Pravieux (1869m). Si susseguono una serie di svolte che permettono di fare dislivello senza particolare fatica. Man mano che si sale il crinale della valle, il gruppo del Gran Paradiso e del Ciarforon ci appaiono in tutta la loro bellezza. Dopo circa un'ora di cammino si lascia gradualmente il bosco e si giunge alla montagna Lavassey (2194m).
Da qui proseguire lungo il segnavia verso il Rifugio Chabod. Il sentiero risale ampi prati alpini, costeggia il torrente e, dopo un lungo traverso, conduce in vista del rifugio. Ignorato un ponte in legno sulla destra, si tiene la sinistra e, tra alcuni tornanti, si guadagna quota fino al dosso panoramico dove sorge il Rifugio Chabod (2.710 m, 2h15).
Dal rifugio seguire il tracciato che si alza verso l’edificio invernale, quindi deviare a sinistra, guidati da grandi ometti, per raggiungere un bivio segnalato (2.760 m). Si prosegue dritti entrando in un vallone di morene e torrentelli, attraversando lastroni levigati e piccole pietraie. Il sentiero, ben segnato da bolli gialli, si porta sotto le propaggini della Punta Money.
Con alcuni tornanti si sale un pendio erboso e detritico, poi si traversa sotto una bastionata rocciosa. Superato un ampio canale, si continua in traverso su terreno di sfasciumi fino a una larga pietraia, che si attraversa cercando i passaggi più agevoli tra i massi. In questo tratto la traccia si perde a tratti, ma è sempre assistita da ometti e segni.
Avvicinandosi alle rocce, si devia a sinistra per risalire un canalino ripido, oltre il quale si rimonta un cengione. Con un ultimo breve traverso si guadagna lo stretto intaglio del Passage du Grand Neyron (circa 3.300 m, 5h00). Lo sguardo si apre sul selvaggio versante di Leviona, caratterizzato da balze rocciose e pendii scoscesi.
La discesa avviene lungo lo stesso itinerario, con attenzione nei tratti di sfasciumi e canalini.