Rosario Fiorito

Domenica, 5 Ottobre, 2008 - 00:00
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La processione del Rosario Fiorito nasce in questo contesto. Risale al 1683, fu sospesa per parecchi anni, e recuperata a distanza di 300 anni con il significato originario di giornata del ringraziamento (Der Danktog), per la stagione estiva trascorsa sui pascoli, per un buon inverno, per pregare per tutte le anime, e in particolare per tutti i pastori defunti e per i morti in montagna. La processione si compone alla cappelletta sotto le rocce di Flua (van dam chapulti under d'Flua), a circa 1850 metri di quota, sul sentiero che porta al rifugio Barba Ferrero, di fronte alla parete valsesiana del Monte Rosa.

Si svolge la domenica di Ottobre più vicina alla festa della Madonna del Rosario, che è l'8 Ottobre, è aperta dallo stendardo della confraternita del Rosario, circondato dalle donne nei costumi Walser, che portano in mano le antiche lanterne che sono state accese davanti alla cappelletta; gli uomini, nel loro costume di velluto marrone, portano il bastone, simbolo di appartenenza alla confraternita. Si passa per gli alpeggi di Safejaz, Blatte, Bitz, Pile e Stigu. Il rituale impone sette fermate, la recita dei misteri e delle avemarie, accompagnate da canti, parte in italiano e parte in Titzschu, l'antico dialetto di origine germanica. Dopo il rifugio Pastore, si sosta presso le cascate del Sesia, poi si scende fino al piano, e ci si ferma alla cappella di Sant'Antonio, vicino alle miniere di Kreas, dove viene celebrata la messa e il Te Deum.
I partecipanti salgono qui alla spicciolata, qualcuno scende dal rifugio Ferrero. Le donne sono arrivate indossando i bellissimi costumi Walser, e finiscono di agghindarsi aiutandosi l'un l'altra. Intorno alle 13,30 arriva anche il sacerdote e la processione si compone, incominciando a scendere pregando e cantando; ad ognuna delle stazioni si recitano i misteri, si prega, si canta, un po' in italiano e un po' in Titzschu. Si passa davanti ai vari alpeggi fino a scendere sul ponte di legno coperto che porta al Rifugio Pastore all'alpe Pile, si sosta all'alpe Stigu e poi si giunge per le 16 alla cappella di Sant'Antonio dove viene celebrata la Messa.
Una volta ogni tre anni vede la partecipazione di tutte le comunità Walser a sud del Monte Rosa, nei loro costumi: Greschoney (Gressoney), Eischeme (Issime), Im Land (Alagna), Rimm (Rima), Rimmliu Kirchof (Rimella), Urnafash (Ornavasso), Kampel (Campello Monti), Z'Makana' (Macugnaga), Pomat (Formazza), Bosco de Quarino (Bosco Gurin).

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