Da Piampaludo a Prato Rotondo

Ritratto di locontim
locontim
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Data rilievo: 
18/10/2009
Difficoltà: 
T2
Quota di partenza: 
879 m
Quota di arrivo: 
1 110 m
Dislivello: 
400 m
Tempo di salita o complessivo*: 
2h30'
Tempo di discesa: 
2h30'

Descrizione

Dal bel villaggio di Piampaludo (879 m), si risale in un bosco prima di castagni e poi di faggi (segnale croce gialla) tra rumorosi torrenti. Il periodo ottimale è l’autunno quando la faggeta è nel suo momento migliore. Un paio di guadi complicati rendono difficoltoso attraversare i ruscelli e potrebbero essere più o meno impegnativi a seconda della portata dell’acqua. Si sfiora Il laghetto della Biscia (977 m): il piccolo specchio d’acqua è all’estremità di una radura, sulla destra rispetto al percorso di salita, in un luogo abbastanza solitario. Dopo, si incrocia il tracciato del ritorno e, andando dritti, si esce dal bosco. Quindi, si rimonta il margine di una pietraia verso Pian Ferretto. Si piega a dx sull’AV per Prato Rotondo (Pra Riondo), osservando il mare, quasi 1000 metri più in basso. In breve, superato un riparo recentemente ristrutturato, si è presso un edificio, dove è situato un punto informativo del parco del Beigua e un alberghetto con bar (1110 m): Prato Rotondo. C’è pure un’area pic-nic con punti fuochi e tavoli, a pochi metri dalla costruzione (sud-ovest).
Si riparte, dopo la pausa, seguendo i tre punti gialli del ‘sentiero natura’ che si dirigono verso il Laione (in senso inverso rispetto alle segnalazioni che sono presenti sul terreno). Si affronta nuovamente il versante nord nella faggeta e si sbuca dalla torbiera del Laione (fino agli anni sessanta del XX secolo era un laghetto), intorno a quota 1000. Qui, dopo aver visitato l’area e letto i vari pannelli descrittivi, si continua e si svolta a destra, in discesa, verso la casa del Chè (sempre tre punti gialli a triangolo). Si supera l’edificio e in zona esistono delle incisioni rupestri la cui datazione non è certa. Ma è difficile trovarle essendo fuori sentiero! Ci si ricongiunge sulla croce gialla sopra il laghetto della Biscia e con la via del mattino (a sinistra) si rientra al punto di partenza.

NB: in caso di gita, verificare, sempre, con FIE, Cai, eventuale Ente parco o altre Istituzioni, pro loco, ecc., che non ci siano state variazioni che abbiano aumentato le difficoltà! Si declina ogni responsabilità. Il presente testo ha solo carattere puramente indicativo e non esaustivo.

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