Giro delle Valli di Tàrtano

Ritratto di Cai56
Cai56
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Quota di partenza: 
1 210 m
Quota di arrivo: 
2 348 m
Dislivello: 
1 138 m

Introduzione

Bellissima escursione ad anello che unisce le due convalli di Tartano, facendo anche percorrere un lungo tratto di cresta a confine con la Val Brembana, sul territorio di numerosi alpeggi a tuttoggi ancora attivi e ben noti per la produzione casearia (formaggio Bitto). I panorami sono vastissimi in ogni direzione, sulla catena delle Orobie e sui più lontani monti del Masino.

Descrizione

Dalla piazzetta 1210m con negozi e ristoranti (il paese è molto frequentato nella stagione scialpinistica) con una bella e ripida mulattiera si scende in fondovalle nella Contrada Biorca ("Biùrca") 1140 m; seguendo le indicazioni del Parco delle Orobie Valtellinesi ci si avvia lungo la Val Corta ("Val Curta") su pista agro-silvo-pastorale. Dove la ValCorta si divide in due rami, si sceglie quello di sinistra - Val di Lemma ("Val dil-Lèmi") - imboccando una bellissima mulattiera lastricata/acciottolata che risale il primo gradino della valle affiancando il torrente, che scorre sulla destra in una forra fra cascate, pozze sospese e marmitte dei giganti. Improvvisamente ricompare da destra la pista abbandonata più in basso e si sostituisce - avendolo distrutto - al tracciato tradizionale. Si prosegue lungamente sul fondovalle a pascolo incontrando stalle e fienili: alla Casera di Sona Bassa ("C. de Sùna Bàsa") 1582 m riprende il sentiero che, più stretto e ripido, sale alla Casera di Lemma Bassa ("C. Lèma Bàsa") 1691 m. Con pendenza diminuita si raggiunge il torrente e lo si guada su ampi lastroni lisciati; percorrendo lunghi traversi su pascolo invaso dagli ontani si sale alla rimodernata Casera di Lemma Alta ("C. Lèma Vòlt") 1986 m. Seguendo le indicazioni della palina del Parco, si volge a sud risalendo con pendenza moderata un versante sassoso: i segnali a vernice - attraversata una conca piana e rocciosa - conducono alla vaga depressione del Passo di Lemma ("Pas de Carnèra") 2137 m. (In caso di neve e invisibilità dei segni, raggiungere il crinale dove più sembra sicuro e proseguire verso sinistra sul sentiero che lo percorre). Da qui, con passaggi più o meno esposti sul versante bergamasco, e seguendo precisamente il filo di cresta, si raggiunge il punto culminante della gita: Cima di Lemma ("Scima de Lèma") 2348 m. Il sentiero, sempre ben segnalato, scende ripido a mezzacosta nella convalle bergamasca fino a tornare in Valtellina al Passo di Tartano ("Pas de Tàrten") 2105 m; al valico sono presentiresti di postazioni militari della Linea Cadorna: pochi ma ben conservati. Dal passo, con sentiero di sassi smossi si scende in Val Lunga: bel panorama sui Laghi di Porcile ("Làach de Purscìil") dominati dalla piramide del Monte Cadelle ("Scima de li Cadèli"). Si tocca l'isolata Baita del Làres 1900 m e si arriva alla Casera Porcile ("C. de Purscìil") 1803 m, dove si attraversa la valletta guadando l'emissario dei laghi. Da qui il sentiero, più agevole e frequentato, scende - affiancando alcune baite di sosta - a raggiungere il fondovalle. Tutta la Val Lunga è percorsa da una "bella" strada - prima sterrata e poi asfaltata - che riporta a Tartano. Per variare il percorso (lungo e monotono) è interessante e consigliabile seguire le deviazioni sui tratti residui del vecchio sentiero, andando a visitare le numerose contrade sparse lungo il tragitto.

Autore

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