La leggenda del clapey benedetto

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Ritratto di Cybersix
Cybersix
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Tanto tempo fa, in una pietraia situata sulla collina di Arnad, vivevano tre diavoli. Un giorno, per rendere più gradevole la loro dimora, decisero di distruggere il clapey buttando i massi a valle. Per spartirsi il lavoro presero un ago, lo spezzarono in 3 parti ed ognuno ne prese una. Quello che possedeva la punta cominciò a grattare le rocce più piccole per ridurle in sabbia, che poi l'altro avrebbe setacciato con cura, facendola passare attraverso la cruna. Il terzo, utilizzava la parte rimanente dell'ago come una leva per scaricare lungo il pendio dei grossi massi.
Gli abitanti, preoccupatisi all'idea che quegli enormi roccioni potessero distruggere il loro villaggio, si recarono dal prete perché celebrasse una messa su quella pietraia. Al suono delle campane i fedeli si avviarono verso il clapey preceduti da una grande croce. I diavoli cercarono subito di attaccare la processione scagliando dei massi, ma tutti i tentativi si rivelarono vani. La perdita dei loro poteri dipendeva dalle campane della chiesa, che con il loro suono accompagnavano la processione, proteggendo i fedeli. Resisi conto della loro impotenza, i diavoli, spaventati, furono costretti a fuggire.
In segno di riconoscimento e per festeggiare la fuga dei diavoli, gli abitanti di Arnad decisero di innalzare una grande croce in pietra in mezzo alla pietraia, che da allora venne chiamata Clapey Béni, ossia pietraia benedetta.