Un giorno il diavolo, osservando le tante varietà di piante e fiori che il Signore aveva creato, si mise in testa di dare vita anche lui ad una pianta.

Pensando che fosse facile, sfidò il Signore dicendogli che il giorno seguente gli avrebbe fatto vedere la sua creazione.
Dopo ventiquattro ore il Diavolo, fiero della sua piantina che assomigliava ad un piccolissimo abete, si presentò all'appuntamento. La pianta non possedeva foglie, ma era formata da tanti ramoscelli che si infilavano gli uni negli altri.
In realtà la piantina era stata fatta unendo le parti di una pianta già esistente. Nonostante il trucco, il Signore decise di lasciare in vita quella pianta e donare alla natura una nuova specie.
La gente la chiamò equiseto o coda di cavallo (tsavallina o queuve nel dialetto valdostano), ma i valdostani la chiamano ancora erba del diavolo.