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Corma di Machaby, dal parcheggio di Machaby

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A cura di:

Ultimo rilievo: 18/01/2025
Aggiornato il: 01/09/2025
Lunghezza
2.89 Km
Quota di partenza
597 m
Altezza di arrivo
794 m
Tempo di andata
00h40'
Tempo di ritorno
00h20'
Periodo consigliato

Accesso

Lasciare l'autostrada A5 all'uscita di Verrès e svoltare a destra, imboccando la strada statale SS26 in direzione Torino. Superato l'abitato di Verrès, dopo circa 4 chilometri si raggiunge la rotonda di Arnad. Prendere la seconda uscita e proseguire verso il centro abitato, seguendo le indicazioni per il Santuario di Machaby. Percorrere la strada comunale per circa 2,2 chilometri, costeggiando la chiesa romanica di San Martino e passando vicino al Castello dei Valleise, fino a raggiungere il bivio per l'area parcheggio di Machaby. Proseguire dritto per circa 700 metri, fino a incontrare un ampio parcheggio gratuito 🅿️ dove è possibile lasciare l’auto. Nell’area è presente un pannello con le indicazioni della rete sentieristica comunale.

Distanza e tempo di percorrenza

🕒 Tempo di percorrenza: 11 minuti
📏 Distanza: 6,9 km

Navigazione GPS

📍 Come arrivare con Google Maps
📍 Come arrivare con Apple Maps

ℹ️ Nota importante

Le indicazioni fornite sono state verificate alla data del rilievo dell’itinerario. Prima della partenza, è consigliabile verificare eventuali variazioni del percorso. Per ottenere indicazioni aggiornate e dettagliate, si consiglia l’uso di Google Maps o Apple Maps.

Introduzione

Questa breve ma suggestiva escursione conduce alla Corma di Machaby, una piccola altura rocciosa che sovrasta il vallone del torrent de Va e l’abitato omonimo. Il percorso si sviluppa lungo l’antica mulattiera denominata Pavià du Bioley, lastricata con cura e fiancheggiata da boschi di castagno, testimone di un tempo in cui questi tracciati erano vie di comunicazione quotidiana.

Dal fondovalle si raggiunge in poco tempo il Santuario di Machaby, luogo caro alla devozione popolare, e si prosegue su sentieri via via più stretti e appartati, tra oratori, muretti a secco e lembi di querceto. La sommità della Corma, sormontata da un cippo in pietra, offre uno spunto silenzioso per contemplare dall’alto un paesaggio che fonde natura e tracce di vita montanara.

Un itinerario semplice e accessibile, ideale per chi cerca una camminata breve ma ricca di atmosfera e storia.

Descrizione

0h00' 0,00km 0m 0m Scendere lungo la strada fino a raggiungere una palina segnaletica che indica il sentiero 4 . Svoltare a sinistra e imboccare l’ampia mulattiera lastricata, denominata Pavià du Bioley, che conduce a Machaby. Sulla sinistra si incontra subito un piccolo tzapelet dedicato alla Madonna e ai santi Martino e Barbara. Proseguire poco oltre fino a raggiungere un ponte di legno, attraversare il torrent de Va e riprendere la salita lungo la bella mulattiera lastricata che si addentra nel folto bosco di castagni (Castanea sativa). Dopo un tornante a destra, seguire la mulattiera che prosegue in costante e moderata salita fino a raggiungere il Santuario di Machaby (685m).

0h20' 0,61 km 98m 0m Proseguire diritti sulla mulattiera e, in pochi minuti, raggiungere un oratorio dedicato alla Madonna e un bivio.

0h25' 0,81 km 122m 0m Tenere la destra e percorrere in piano il sentiero fino a una nuova biforcazione. Imboccare un sentierino a destra che con un paio di svolte si porta sopra il villaggio di Machaby. Proseguire ora con pendenza moderata e quale saliscendi sino ad incontrare un bivio poco evidente. Tenere ancora la destra e risalire un breve tratto sino a raggiungere un murerto di pietra a secco, virare leggermente a sinistra e risalire il versante tra qualche rada quercia (Quercus pubescens) sino a raggiungere la sommità della Corma di Machaby () sormontata da un cippo in pietra 0h40' 1,44km 188m 0m.

Il rientro segue lo stesso itinerario dell'andata, ripercorrendo il sentiero fino a tornare al punto di partenza al parcheggio di Machaby 0h20' 1,44km 0m 188m.

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© 2025 - Massimo Martini
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Corma di Machaby, dal parcheggio di Machaby

Dal piazzale si imbocca l’ampia via (ex-strada militare) che con tre tornanti porta al santuario di Machaby. Al santuario si imbocca la strada che si stacca alla sinistra del piazzale ed in pochi minuti si giunge al paese di Machaby; al bivio si imbocca la via che scende passando davanti all’edificio della fortificazione del Tenente Lucini, alla fine del quale si tende a sinistra e si prende la strada che tende a salire (seguendo le indicazioni riportate su cartelli in legno). Con una serie di tornanti, in circa venti minuti, si giunge all’ampio spiazzo della batteria di Machaby. Deviazione per il Corno di Machaby Se si vuole salire al Corno di Machaby, si deve tornare al bivio, proseguire verso le ultime costruzioni del paese e imboccare l’evidente sentiero che sale dalle case che in breve porta alla panoramica vetta del Corno con un piccolo ometto di vetta e belle viste sulla valle centrale. Avvistamenti floristici: Crocus

Note Storiche La costruzione del santuario di Machaby risale agli inizi del 1500 (prime notizie a partire dal 1503); dalla fine del seicento il santuario è stato via via ingrandito conservando dell’edificio originale il presbitero. L’altare principale risale al XVII secolo, mentre i due altari presenti nelle navate laterali risalgono al XVIII secolo. Caratteristica del santuario è quella di conservare numerosi ex-voto. Alle spalle del santuario in una serie di nicchie esterne sono affrescate diverse scene del mistero del Rosario. In generale la gita si svolge su di una strada militare di età napoleonica che serviva numerose fortificazioni costruite a supporto del forte di Bard, tra le quali il forte Tenente Lucini (oggi ristrutturato ed adibito ad ostello) e la batteria di Machaby, utilizzata anche come rifugio dai partigiani durante la seconda guerra mondiale. 

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