Sass dal Gal

Ritratto di Cai56
Cai56
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Data rilievo: 
16/10/2013
Difficoltà: 
T1
Quota di partenza: 
800 m
Quota di arrivo: 
1 553 m
Dislivello: 
750 m
Lunghezza*: 
15.00 km
Tempo di salita o complessivo*: 
5h30'

Introduzione

Facile escursione sui percorsi militari che, numerosi, si intrecciano sul versante a nord di Tirano, accavallandosi ad altrettanto numerosi sentieri di contrabbandieri in un tratto di montagna dove attualmente il confine italo-svizzero appare indistinguibile. La via di ritorno si allarga verso alcuni maggenghi alle pendici del Monte Masuccio, in posizione estremamente panoramica su tutto il tratto medio della Valtellina.

Descrizione

Dalla piazza della chiesa di Baruffini (800m), seguendo i segnavia del "Sentiero del Contrabbando", si risalgono ripidi viottoli fra le abitazioni e i vigneti fino a portarsi alla contrada Case Alte, in corrispondenza di una strada selciata che attraversa la frazione in senso est-ovest. In pochi passi si raggiunge un tornante dove si stacca la carrozzabile per Piazzo: la si segue fino ad incontrare sulla destra la deviazione per il Sass dal Gall. Si tratta di un adattamento militare dell'antica strada per il Passo del Bernina e attualmente è una buona carrareccia erbosa. Oltrepassati un cippo a ricordo di una contrabbandiera uccisa dalla Guardia di Finanza e una cappella votiva a picco su Tirano, si cambia direzione e si entra nel solco della Val Poschiavo. Si procede lungamente alternando ripide salite e tratti in falsopiano e si oltrepassa il pascolo di Refreggio (1057m) (fra le baite si può osservare una "tegia", antica costruzione a cupola costruita con pietre senza uso di leganti). Ignorando le indicazioni che suggeriscono di deviare a destra, si procede su acciottolato ripido fino a raggiungere i visibili ruderi della caserma della GDF del Sass dal Gall (l'edificio è stato dismesso nel 1987, dopo essere stato - da ultimo - sede di addestramento per cani antidroga e prima destinazione per i finanzieri provenienti dalla Scuola Alpina di Predazzo). Il percorso procede a fianco della rupe del Sass dal Gall (1321m) lungo un sentierino invaso da sterpi che raggiunge, in territorio elvetico, la conca prativa di Palü (1321m); si dovrebbe continuare sulla carrareccia che si trova in cima ai prati, ma risulta molto conveniente proseguire per pochi minuti verso nord fino alle prime case di Pradel (1381m), dove si apre un eccezionale panorama sulle cime del gruppo del Bernina. Tornati a Palü, si segue la suddetta carrareccia tornando verso l'Italia in direzione "Prà Baruzzo": ignorati i sentieri a valle presso la baita Papi e altre due deviazioni a destra, si sale lungo il sentiero diretto a Pradentia. Si tratta di un ripido percorso attraverso una foresta di conifere miste, col terreno e tutti i massi sparsi rivestiti di una spessa copertura muschiosa; man mano la vegetazione arborea si dirada e, oltrepassata un'area con evidenti resti di antichi incendi, si raggiunge il vastissimo pascolo di Pradentia (1553m). Davanti alla baita (o ruderi di postazione?) transita una pista militare, che si segue in discesa verso destra: dopo alcuni tornanti ravvicinati, un traverso porta a raggiungere una ampia curva di una pista forestale. Ci troviamo nei pressi di Prà Zarè (1435m) e proseguiamo in salita fino a raggiungere una carrozzabile asfaltata: si tratta della località Prà Baruzzo 1395m, lungo l'accesso a Prà Campo da Baruffini (vecchio tracciato militare per il Monte Masuccio e le strutture della Linea Cadorna). Proseguiamo in discesa verso destra per poche centinaia di metri fino al distaccarsi di una pista militare, in corrispondenza di una bacheca con tracciato del Sentiero Italia; si segue questa nuova via a saliscendi per un lungo tratto e, poco prima dell'Alpe Ghiaccia, si imbocca una mulattiera militare - indicazioni per Prà Fontana - che scende ripidissima nel bosco. I regolari tornanti si susseguono numerosi e sconnessi fino ad affacciarsi alla radura di Prà Fontana (1247m). Da qui la mulattiera, che è stata riadattata a pista forestale, torna sulla carrozzabile proveniente da Baruffini: le precise indicazioni permettono di accorciarne il percorso lungo cospicui tratti di mulattiera a modo di scorciatoia. Il tragitto - un acciottolato ripidissimo - oltrepassa la contrada Mulini e, in breve, rientra fra le case di Baruffini, poco lontano dalla chiesa parrocchiale.

Informazioni generali

Via: anello da Baruffini
Segnavia: rosso/bianco/rosso
Tipologia percorso: circolare
Periodo consigliato: marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre
Esposizione al sole: sud

Riferimenti bibliografici

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Accesso stradale

Da Milano a Tirano lungo le statali 36 e 38; entrati in città e superata la piazza del santuario, si raggiunge il primo semaforo e si svolta a sinistra in Via Pedrotti. Oltre l'ospedale si trovano le indicazioni per Baruffini; nella piccola frazione si parcheggia presso il cimitero o nei pochi posti disponibili davanti alla parrocchiale.

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