Cappella dei Partigiani

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Cybersix
Cappella dei Partigiani
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Cappella dei Partigiani ©2014 Massimo Martini

Scheda informativa

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Ricorrenze: -
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Come arrivare

Informazioni per la visita

Descrizione

La chiesa è raggiungibile in auto e si trova facilmente perché essendo vicina alla strada è molto visibile. Come suggerisce il nome, è stata costruita nel 1953 per ricordare un gruppo di partigiani deceduti in quella zona a causa di una rappresaglia fascista. Nelle vicinanze della chiesetta c'è anche un piccolo cimitero nel quale sono sepolte alcune vittime della seconda guerra mondiale. La chiesa è stata costruita utilizzando materiali da costruzione tradizionali: i muri sono in pietra, il tetto è del tipo a capanna in legno con manto di copertura in lose di pietra. Tuttavia, l'inusuale forma conferita al campanile dona alla chiesa un aspetto moderno. Gli archi tutt'intorno movimentano le facciate, rendendo l'insieme più articolato, sebbene la pianta della chiesa sia piuttosto semplice, di forma rettangolare.
Nel viale d'ingresso è stata posta una lapide in ricordo del comandante Page (colui che ha fortemente voluto la costruzione della chiesa) che riposa all'interno assieme ad un partigiano ucciso a Grun. All'interno del parco c'è anche una targa in bronzo del 1995 che ricorda l'arresto, avvenuto ad Amay, e la successiva deportazione di Primo Levi, Vanda Maestro e Luciana Nissim. Il parco della Rimembranza intorno alla chiesa è stato costruito solo alla fine degli anni ottanta insieme ad un parcheggio per le auto dei numerosi visitatori.
Ogni anno il 7 settembre, giorno del patrono di Amay, una processione parte dalla più antica chiesetta di San Grato per raggiungere la nuova cappella ed il cimitero antistante.

L'interno

La porta d'ingresso, costituita da sei pannelli lavorati, conduce verso l'interno che è composto da una sola navata. Il coro è rotondeggiante ed è illuminato da tre finestre, di cui una raffigurante San Giorgio che uccide il drago. Particolarmente bello è l'affresco dipinto nel 1961 da Bulgarelli che raffigura una sfera di fuoco con delle figure umane attorno ed un arcobaleno con la scritta "libertà".

Riferimenti bibliografici

 

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