La nascita di Chanousia

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Ritratto di Cybersix
Cybersix

Un giorno, uno stregone malvagio riuscì a rubare il flauto magico al re dei folletti.
Al suono di questo strumento la natura si risvegliava: i fiori si aprivano e gli uccellini cantavano con gioia. Il cattivo però lo usava per attirare gli uccelli per poi intrappolarli per essere l'unico a godere della bellissima melodia.
Una notte però, lo stregone venne sorpreso da un temporale e, nella fretta di trovare un rifugio, smarrì il prezioso flauto. Fortunatamente lo trovò il vecchio della montagna, che abitava in una baita circondata dai numerosi fiori tra i pascoli alpini. I folletti, appena udirono il suono dello strumento, si raggrupparono attorno al buon vecchio che, capita la situazione, lo restituì subito. Per dimostrare la loro riconoscenza, arricchirono il giardino vicino alla baita con tantissimi fiori provenienti da tutto il mondo.
Quando il vecchio morì, essi lo trasportarono nel loro regno per farlo riposare in pace e continuarono ad accudire il suo giardino fino all'arrivo di Pierre Chanoux. Quest'uomo, che era un abate buono e generoso, si prese subito cura di quelle piccole piantine e trapiantò anche delle nuove specie. I folletti capirono subito che potevano tornare a casa nel loro regno perché Chanoux avrebbe protetto quelle piccole piantine con la stessa dedizione e amore. Da allora il giardino prese il nome di Chanousia, dal nome dell'Abate che per tutta la vita lo amò e lo curò.